È arrivata nella mattinata di questo lunedì la conferma, da parte della Farnesina, della morte di Elia Putzolu, foreign fighter italiano morto in combattimento a Donetsk. Il ragazzo, 28 anni di origini sarde, da tempo viveva in una cittadina vicino Rostov.
Il suo nome era segnalato all'interno dei combattenti italiani filorussi. Nei giorni scorsi, nel corso di una fase di combattimento tra i miliziani filorussi della Repubblica Popolare di Donetsk e l'esercito ucraino, Putzolu è rimasto gravemente ferito.
Non si sa al momento se il ragazzo è poi deceduto in uno degli ospedali vicino il fronte oppure se le ferite erano tali da non consentire alcun soccorso in trincea. Le prime notizie arrivate dai media locali hanno semplicemente riportato la morte del giovane italiano di origine sarda. Poi, per l'appunto, la Farnesina ha confermato l'indiscrezione. Dal ministero degli Esteri, hanno fatto sapere inoltre di aver informato ufficialmente la famiglia e aver avviato le pratiche per riportare la salma in Italia.
Chi era Elia Putzolu
Del ragazzo per la verità non è emerso molto. Così come si legge sul suo profilo Facebook, Putzolu da alcuni anni risultava residente a Taganrog. Si tratta di una cittadina affacciata sul Mar d'Azov ricadente all'interno dell'oblast di Rostov. Ma soprattutto distante pochi chilometri da Mariupol, la città portuale dell'oblast ucraino di Donetsk conquistata dai russi a maggio e diventata simbolo del conflitto scoppiato a febbraio.
Le armi però Putzolu le aveva imbracciate ben prima dell'inizio dell'attuale conflitto. In particolare, il ragazzo è arrivato nell'est dell'Ucraina già nel 2019, quando si è arruolato con i miliziani dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk.
Lo si intuisce anche dalla sua ultima foto profilo sui social, in cui appare in un selfie con la tuta mimetica che sembrerebbe essere proprio quella usata dai combattenti di Donetsk. Si conosce poco della sua attività politica e della sua ideologia. Finora è emerso sui vari media che Putzolu faceva parte della community Fort Rus, molto attiva sui social e che si descrive come una “pagina informativa di sostegno alla lotta dei popoli russi”.
Da tre anni quindi aveva deciso di sostenere la causa filorussa di Donetsk partendo per il fronte. Nel Donbass infatti si spara dal 2014 e il ragazzo sardo avrebbe vissuto, dal 2019 in poi, tra Taganrog e le località limitrofe alla linea di contatto tra i separatisti di Donetsk e l'esercito ucraino.
Attualmente si sta combattendo nei dintorni di Bakmut, l'unica località dell'est dell'Ucraina dove le forze filo Mosca sono in avanzata rispetto all'esercito di Kiev. Probabilmente è in questa parte del fronte che Putzolu è stato ferito mortalmente.
Gli altri italiani morti in Ucraina
La morte del ragazzo di origini sarde porta a tre il numero di nostri connazionali uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra.
Il primo è stato Edy Ongaro, veneto di 46 anni deceduto anch'egli tra le fila delle forze filorusse.L'altro nome invece è quello di Benjamin Giorgio Galli, 27 anni con un passaporto dei Paesi Bassi in tasca per via della nazionalità della madre, ucciso invece mentre combatteva al fianco delle forze di Kiev.
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