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Portano un cadavere in banca per chiedere i soldi per il funerale

I vicini del contadino defunto volevano che la banca di quest’ultimo rilasciasse loro i soldi necessari a organizzare la cremazione della salma

Portano un cadavere in banca per chiedere i soldi per il funerale

Gli abitanti di un villaggio indiano hanno creato panico e scompiglio in una banca portandovi “un cadavere” per reclamare del denaro. Protagonisti della vicenda sono i vicini di un contadino 55enne appena deceduto, di nome Mahesh Yadav. Questi, malato da tempo, era infatti deceduto martedì, alle prime luci del mattino, in una comunità rurale dello Stato di Bihar, nel nord-est del subcontinente. I suoi vicini, che avevano fino ad allora fornito cibo e aiuti essenziali a Yadav, scapolo e privo di alcun sussidio governativo, avrebbero però rinvenuto il corpo senza vita dell’uomo solo molte ore dopo il decesso del 55enne. Dopo avere preso atto della morte del contadino, i vicini iniziavano quindi a rovistare nell’abitazione del defunto in cerca di denaro per pagargli il funerale.

In base alle ricostruzioni fatte dalla polizia indiana, quelle persone, nel corso delle loro ricerche in casa di Yadav, non riuscivano a trovare alcun oggetto di valore o monete. A un certo punto, però, uno di loro scovava lì un libretto di risparmio intestato al defunto, da cui risultava che quest’ultimo teneva ancora depositata sul proprio conto corrente bancario una cifra equivalente a 1600 dollari, utile per organizzare una cerimonia funebre più che dignitosa.

Intenzionati a farsi concedere tale cifra dalla banca di cui il contadino era correntista, i vicini decidevano di conseguenza di recarsi, nel pomeriggio di martedì, presso quell’istituto di credito, la Canara Bank, portando però con loro il cadavere di Yadav. Nella filiale della banca citata si è così venuta a creare una scena macabra e sconcertante, con la sede dell’istituto di credito indiano messa sotto pressione da un manipolo di persone che, accompagnate da una salma, pretendevano dal direttore dell’ente creditizio di rilasciare loro i soldi depositati sul conto del 55enne, allo scopo di organizzarne la cremazione di quest’ultimo. I vicini del contadino, hanno fatto sapere i poliziotti locali, minacciavano allora il medesimo direttore promettendo che non se ne sarebbero andati se non avessero ricevuto i 1600 dollari.

Dopo oltre un’ora di ricatti e di occupazione degli uffici locali della Canara Bank da parte del manipolo di vicini accompagnati dal cadavere, il direttore della filiale, Sanjeev Kumar, decideva alla fine di accontentare i vicini del defunto. Mentre i poliziotti allora intervenuti provvedevano a sfollare quelle persone provenienti dalla campagna, Kumar rilasciava agli “occupanti” una somma pari a 135 dollari, che, anche se inferiore a quella depositata sul conto corrente del defunto, sarebbe stata sufficiente a organizzare una cremazione dignitosa per il contadino 55enne.

Lo stesso direttore, una volta conclusasi senza problemi quella giornata in ufficio carica di tensioni, ha raccontato alle emittenti indiane che la situazione creatasi poco prima nella sua filiale aveva letteralmente creato allora il panico tra i dipendenti e i clienti della banca.

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