New York "dichiara guerra" al sale

New York è la prima città al mondo dove è diventato obbligatorio per i ristoranti e i fast food segnalare la presenza del sale negli alimenti

New York "dichiara guerra" al sale

Che il sale sia dannoso per la salute è un dato di fatto, e i medici non si stancano di ripeterlo. E così al grido di "troppo sale fa male", New York "dichiara guerra" al sale. Da oggi, infatti, la legge impone alle catene di fast food e ai ristoranti di indicare nei menu il contenuto di sodio presente nelle pietanze.

Questa, che sembra essere una rivoluzione nel settore alimentare, ha l'obiettivo di prevenire le malattie cardiovascolari, una delle principali cause di morte nella città americana. La nuova norma è stata approvata lo scorso settembre dall'assessorato alla salute di New York. "Questa iniziativa non punta a regolamentare l'alimentazione delle persone, ma solo a dare una corretta informazione. L'eccessivo consumo di sale ad esempio fa aumentare la pressione sanguinea e aumenta il rischio di infarto". "Noi vogliamo che la gente sia consapevole, è un'operazione di trasparenza" , spiega la dottoressa Sonia Angell del dipartimento della salute di New York.

Secondo le tabelle mediche, la quantita giornaliera di

sale raccomandata è di 2300 milligrammi (circa un cucchiaino), tuttavia secondo le statistiche gli americani ne consumano 3400 mg al giorno. Rimane da vedere se la misura restrittiva d'oltreoceano farà scuola anche da noi.

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