Non c'erano molte alternative. La Kuwait Airways poteva accettare la legge americana, e dunque smettere di discriminare i passeggeri in base alla loro nazionalità, o in alternativa prendere una decisione drastica.
Cosa che hanno fatto, preferendo cancellare la tratta tra New York e l'aeroporto londinese di Heathrow, piuttosto che imbarcare un cittadino israeliano, sostenendo di non poter violare una legge del Paese del Golfo, secondo cui ai cittadini sono vietati gli accordi commerciali "con entità e persone che risiedono in Israele o hanno cittadinanza israeliana".
Quello che in Kuwait è un divieto, per la legge statunitense è invece una discriminazione lampante. Ed è un caso del 2013, quello di Eldad Gatt, ad avere sollevato il problema. Allora al cittadino israeliano fu impedito di comprare un biglietto con la compagnia del Golfo. Una violazione palese, secondo il Dipartimento di Stato di Washington, che ha chiesto di trasportare quei cittadini che non erano diretti nel Golfo, ma in un Paese terzo dove lo sbarco non rischi di causare un incidente diplomatico.
Ieri un portavoce del ministero dei Trasporti ha confermato alle agenzie stampa la scelta della compagnia aerea, che ha preferito cancellare i voli
intercontinentali, piuttosto che dare ragione a Washington. Nel frattempo la Kuwait Airways ha presentato una controquerela. Dovesse spuntarla, potrebbe continuare a decidere chi far salire a bordo dei suoi aerei e chi no.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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