In Ucraina per adesso si temono più le sortite aeree che le nuove avanzate via terra dei russi. Così come comunicato ieri dall'intelligence britannica, Mosca starebbe riorganizzando le truppe dopo la conquista di Severodonetsk e Lysychansk e avrebbe quindi implementato la fase aerea.
Nella notte appena trascorsa in effetti sono arrivate più novità dal cielo che dai fronti di battaglia. Diversi i raid e diverse le incursioni segnalate. In una di queste, in particolare, sarebbe stato distrutto un convoglio di combattenti georgiani. A dirlo sono state le autorità della Repubblica Popolare di Lugansk. Il convoglio sarebbe stato centrato nell'oblast di Donetsk e i morti sarebbero almeno 30.
Si aspetta l'attacco verso Slovjansk e Kramatorsk
Le sirene di allerta hanno poi risuonato per diverse ore soprattutto nell'est del Paese, lì dove ci si aspettano fra pochi giorni nuove iniziative belliche via terra. Colpite le zone limitrofe a Slovjansk e Kramatorsk, le due città prossime a essere inserite nel mirino del Cremlino. Già nei giorni scorsi entrambe le località, le più grandi in mano ucraina all'interno dell'oblast di Donetsk, sono state colpite. A Slovjansk in pochi giorni per due volte è stato colpito il mercato, mentre ieri a Kramatorsk un raid ha fatto almeno una vittima e sei feriti tra i civili.
Durante l'ultima notte esplosioni sono state registrate nelle aree limitrofe. Segno di come i russi vogliano mettere a dura prova la difesa ucraina prima di lanciare l'attacco definitivo. Al momento, nell'intero oblast di Donetsk rimasto in mano a Kiev, dovrebbero esserci 350mila abitanti.
Le autorità locali anche nelle ultime ore hanno ribadito l'importanza di evacuare quante più persone possibili. Il rischio è che i civili rimangano intrappolati negli scontri, come accaduto a Mariupol e in parte anche nella vicina Severodonetsk.
Si sta cercando di far raggiungere Kiev e altre regioni più sicure tramite soprattutto bus e auto, mentre per i treni ci sono più difficoltà dovute alla possibilità di raid contro le infrastrutture ferroviarie da parte dei russi. Una corsa contro il tempo che ha contrassegnato anche le ultime ore e che appare come tragico preambolo della prossima battaglia.
Riad in nottata sono stati segnalati anche da Kharkiv, la città più colpita dall'inizio della guerra. Le immagini che arrivano da qui mostrano da giorni un aspetto quasi lunare assunto dal centro urbano, contrassegnato da macerie e palazzi sventrati. Se due giorni fa a essere stata colpita è stata l'università, nell'ultima notte si parla di non meglio precisati edifici civili.
Sirene di allarme aereo anche a Odessa e Mykolaiv, altre città nel mirino dei russi.
Qui al momento la guerra vera e propria non è arrivate perché le forze del Cremlino non sono riuscite mai a spingersi oltre Mykolaiv. Ma i bombardamenti sono sempre stati molto intensi e si temono nuovo ingenti danni dopo gli ultimi raid.
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