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Oppio nei piatti per "catturare" i clienti. Accusati i ristoranti in Cina

Le indagini coinvolgono una trentina di locali nel Paese. Secondo gli inquirenti riempivano di stupefacenti i piatti per tenersi la clientela

Oppio nei piatti per "catturare" i clienti. Accusati i ristoranti in Cina

Per battere la concorrenza e tenersi la clientela, magari fidelizzandola perché torni più spesso, molti sono i mezzi leciti. Di certo non lo è la strategia che sarebbe stata seguita in Cina da trentacinque ristoranti, che ora sono sotto accusa o indagati per avere "condito" i proprio piatti con piccole quantità di oppio.

Secondo la Food and Drug administration cinese, il dipartimento che si occupa dei controlli nei ristoranti e negli esercizi che vendono prodotti commestibili, cinque ristoranti sarebbero già stati accusati, tra i quali anche una filiale di una catena di ristoranti piuttosto popolare a Pechino.

Come l'oppio finisse nel cibo al momento non è chiaro, ma non sarebbe la prima volta che uno chef un po' troppo desideroso di tenersi la clientela infila un po' dello stupefacente nelle proprie preparazioni.

Nel 2014 un venditore di spaghetti cinesi era stato fermato con l'accusa di mescolare abitualmente carne e oppio, nel 2004 una catena di 215 ristoranti era stata chiusa per accuse simili.

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