Ora Isis vuole una flotta per attaccare le navi da crociera

Secondo il comandante marittimo della Nato i militanti dello Stato Islamico in Libia starebbero lavorando a una flotta da guerra per colpire navi e piattaforme petrolifere

Ora Isis vuole una flotta per attaccare le navi da crociera

L'ultima minaccia terroristica arriva dal mare. Secondo il viceammiraglio Clive Johnstone, comandante del Comando Marittimo Nato e ufficiale superiore della Royal Navy, i militanti dell'Isis avrebbero in progetto di mettere insieme una flotta da guerra per portare a termine attacchi terroristici nel Mediterraneo. Nel mirino ci sarebbero in particolare le navi da crociera.

L'avanzata delle bandiere nere lungo le località costiere della Libia, in particolare, ha proiettato la minaccia del Califfato nel cuore pulsante del Mediterraneo, a poche decine di miglia dalle coste della Sicilia. Secondo l'analisi del britannico The Telegraph, le bande operanti sulle sponde meridionali del Mare Nostrum si stanno rafforzando sempre di più, con sofisticati armamenti di provenienza russa e cinese.

"Sappiamo che vogliono iniziare ad operare in mare - spiega il viceammiraglio Johnstone - Sappiamo che vogliono avere un braccio operativo in mare, proprio come Al Qaeda. C'è la possibilità che in futuro sistemi d'arma di alta qualità ma male utilizzati possano colpire navi da crociera, navi container o piattaforme petrolifere."

"Non credo -

conclude l'ufficiale - che possa trattarsi di un attentato pianificato nei dettagli, ma piuttosto di un atto di terrorismo improvvisato e quasi spontaneo, che però potrebbe avere implicazioni gravissime per l'Occidente."

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