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Pakistan, attacco ai cristiani: ucciso giornalista

Il Pakistan è stato ultimamente scosso da numerosi atti di violenza anti-cristiana ed è inoltre considerato uno dei Paesi più pericolosi per i giornalisti

Pakistan, attacco ai cristiani: ucciso giornalista

In Pakistan è avvenuto un ennesimo attacco ai danni della minoranza cristiana locale, con l’uccisione di un giornalista appartenente alla comunità religiosa in questione. L’omicidio è avvenuto lunedì notte, nella città di Dera Ismail Khan, nel nordovest del Paese islamico. La vittima si chiamava Qais Javed e aveva 37 anni di età. La nazione asiatica non è purtroppo nuova e a episodi di violenza e intolleranza verso i cristiani e, inoltre, è stata bollata, da diverse ong che si battono per la libertà di stampa, come uno degli Stati più pericolosi al mondo in cui svolgere la professione di giornalista. Negli ultimi venti anni, sarebbero stati appunto trucidati in loco 70 cronisti.

Qais Javed, a detta dei suoi familiari, non si sarebbe mai attirato alcuna inimicizia nel corso della sua vita professionale. Egli aveva lavorato per quasi 10 anni come cameraman per il canale privato Geo News, per poi passare, nel 2016, a collaborare con il quotidiano cittadino Ehad Nama. piuttosto popolare a Dera Ismail Khan. Il malcapitato aveva anche lanciato ultimamente un proprio canale social di informazione.

In base alle prime ricostruzioni del delitto fatte dagli inquirenti pakistani, Qais Javed sarebbe stato ucciso in un agguato eseguito da uomini armati. Due motociclisti non identificati avrebbero infatti bussato alla porta del giornalista cristiano e, quando il reporter ha aperto la porta, avrebbero aperto il fuoco, dandosi poi alla fuga.

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Anche tu puoi aiutare i cristiani (Qui tutti i dettagli).

Per sostenere i cristiani che soffrono potete donare tramite Iban, inserendo questi dati:

Beneficiario: Aiuto alla Chiesa che Soffre ONLUS
Causale: ILGIORNALE PER I CRISTIANI CHE SOFFRONO
IBAN: IT23H0306909606100000077352
BIC/SWIFT: BCITITMM

Oppure tramite pagamento online a questo link

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Tale ricostruzione dell’accaduto è stata poi modificata sulla base di accertamenti forensi successivi, con conseguente aggiornamento dell’ipotetica dinamica del fatto di sangue. Secondo la nuova versione dell’omicidio fornita dalla polizia, e racchiusa in un rapporto ufficiale delle forze dell’ordine (First Information report), il cronista sarebbe stato freddato dai motociclisti mentre era appena rientrato a casa e stava attraversando il giardino di ingresso dell’abitazione. Gli assassini avrebbero appositamente pedinato il 37enne e, una volta sparato al malcapitato, si sarebbero appunto dileguati.

L’autopsia ha quindi rivelato che Qais Javed ha “ricevuto diverse pallottole nell'addome ed è morto prima di raggiungere l'ospedale”.

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