Papa Francesco dietro alla svolta tra Washington e L'Avana

Papa Francesco e la diplomazia vaticana dietro alla clamorosa svolta nei rapporti tra Stati Uniti e Cuba. Ecco ttuti gli incontri segreti in Canada e Vaticano

Papa Francesco dietro alla svolta tra Washington e L'Avana

Ci sono papa Francesco e la diplomazia vaticana dietro alla clamorosa svolta nei rapporti tra Stati Uniti e Cuba. Secondo il New York Times, l'accordo sfociato oggi nella liberazione del contractor statunitense Alan Gross sarebbe frutto di trattative segrete durate 18 mesi, ospitate in gran parte dal Canada e incoraggiate dal Pontefice, che a sua volta ha ospitato un incontro conclusivo in Vaticano. Al termine di questo processo, il presidente americano Barack Obama e leader cubano Raul Castro nel corso di una conversazione telefonica hanno acconsentito a mettere fine a decenni di ostilità per avviare nuove relazioni tra i loro due Paesi. Gli Stati Uniti ripristineranno piene relazioni diplomatiche con Cuba e riapriranno l’ambasciata all’Avana.

Secondo i media statunitensi, papa Francesco avrebbe scritto a Obama e a Castro per risolvere la vicenda del contractor americano Alan Gross. In particolare il Pontefice avrebbe spedito due lettere diverse all’inizio della scorsa estate esortando i due leader a perseguire relazioni più strette. Un invito questo ribadito negli incontri al Vaticano tra rappresentanti di entrambi i Paesi, con cui l’ultimo incontro sarebbe avvenuto in autunno, con l’obiettivo di favorire una riapertura dei rapporti fra gli Stati Uniti e Cuba. Dopo aver ricevuto le missive, i due presidenti hanno avuto un colloquio telefonico. "La lettera del Papa ci ha dato maggiore impulso e slancio per andare avanti", ha riferito una fonte dell'amministrazione americana rivelando che agli incontri tra i negoziatori statunitensi e cubani hanno partecipato anche rappresentanti del Vaticano.

A riprova dell'intervento del Vaticano, sia Barack Obama che Raul Castro hanno ringraziato nel proprio discorso Bergoglio.

"Ringrazio Papa Francesco, esempio di come il mondo dovrebbe essere", ha detto il presidente americano, mentre lo stesso Pontefice ha espresso "vivo compiacimento per la storica decisione dei governi degli Stati Uniti d’America e di Cuba di stabilire relazioni diplomatiche, al fine di superare, nell’interesse dei rispettivi cittadini, le difficoltà che hanno segnato la loro storia recente".

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