Un uomo armato di coltello ha attaccato alcune persone in un sobborgo di Parigi. Nell'attacco sono morte tre persone. L'aggressione si è consumata a Trappes, una piccola cittadina della regione dell'Ile de France. L'aggressore dopo l'accoltellamento si è barricato in un edificio per poi essere "neutralizzato" dalla polizia che l'ha ucciso. Secondo le testimonianze l'assalitore prima di colpire le sue vittime avrebbe urlato "Allah Akbar".
Una circostanza questa che di fatto fa tornare l'incubo terrorismo in Francia dopo la lunghissima scia di sangue che è iniziata nel novembre del 2015. Solo qualche giorno fa il terrorismo di matrice islamica è tornato a colpire in Europa con un attacco in Spagna e un altro a Londra dove un uomo alla guida di un'auto si è lanciato sui passanti nei pressi di Westminster. Sull'aggressione di Trappes per il momento la polizia non conferma la natura terroristica dell'attacco. L’aggressore, nato nel 1982, era stato condannato anni fa per apologia del terrorismo. L'Isis intanto ha rivendicato l'attacco. Ma a quanto pare l'omicidio potrebbe essere nato da un dissidio familiare. Infatti tra le vittime ci sarebbero la madre e la sorella dell'aggressore.
Un omicidio nato anche da alcuni problemi di salute mentale dello stesso killer come spiega il ministro degli Interni francese, Gerard Collomb: "Oggi abbiamo a che fare con qualcuno con seri problemi psichiatrici più che con qualcuno che è impegnato e che potrebbe rispondere agli ordini e alle istruzioni di Daesh".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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