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Pedofilia nel calcio, confessa l'ex dirigente del Celtic

Si allarga lo scandalo pedofilia nel calcio britannico. La confessione di un ex dirigente del Celtic: "Vivo tra i sensi di colpa". Il racconto di una vittima: "Mi disse di star calmo e divertirmi. Così mi ha rovinato la vita a 15 anni"

Pedofilia nel calcio, confessa l'ex dirigente del Celtic

Lo scandalo pedofilia nel calcio britannico si allarga. Parla l’ex dirigente del Celtic: “Per vent’anni ho fatto sesso con i ragazzini, vivo divorato dai sensi di colpa”.

Jim McCafferty oggi ha settantuno anni e vive a Belfast. Ha speso una vita nel calcio, tra Scozia e Irlanda. Per vent’anni è stato nello spogliatoio delle giovanili del Celtic Glasgow, una delle squadre più titolate e amate del Regno Unito. Tra gli anni ’80 e gli anni ’90 è diventato l’insostituibile punto di riferimento per i giovani calciatori. E se ne approfittò, senza pietà. Con molti di loro ha avuto incontri sessuali. Soltanto un calciatore, in tutti quegli anni, fu più forte di lui e gli ordinò di fermarsi, riuscendo a salvarsi. Adesso che lo scandalo è esploso coinvolgendo piccole e grandissime squadre, lambendo persino il Chelsea, l'ex dirigente ha deciso di scaricarsi la coscienza. Al Mirror, McCafferty ha confessato i suoi anni da molestatore.

McCafferty, capo dell’organizzazione per la prima squadra e allenatore per le formazioni giovanili, faceva la doccia insieme ai ragazzi della squadra dopo le vittorie casalinghe. Quelle docce diventavano l’occasione per sbirciare le nudità dei piccoli calciatori e tentare degli approcci. Ha ammesso di avere avuto numerosi contatti sessuali con loro. Carezze che finivano con la masturbazione ma mai, ha detto il 71enne, lui ha violentato e imposto le sue attenzioni a qualcuno. “Erano tutti consenzienti”, s’è difeso.

Ora vuole solo tornare a vivere in pace con se stesso. “Sono a disposizione della polizia”, ha annunciato. E sui motivi che l’hanno spinto a confessare: “Non ce la facevo più a vivere con i rimorsi. Ho dovuto fare i conti con la mia coscienza. Adesso che ho detto tutto mi sono tolto un grande peso dal cuore, posso tornare a respirare”.

Il Celtic non ha commentato la vicenda. Il club, per tramite di un portavoce, ha dichiarato di essersi già messo a completa disposizione della polizia scozzese nelle cui indagini ha piena fiducia, tanto da aver già fornito e girato agli inquirenti gli elementi emersi dalla confessione dell’uomo. La società vuole giustizia e chiarezza sugli episodi di pedofilia.

Il caso McCafferty era venuto alla luce dopo le rivelazioni riportate dall’Irish Mirror di una vecchissima promessa del calcio irlandese che giocava nella primavera del Celtic di Glasgow. Il calciatore, rimasto anonimo, ha raccontato l’approccio sessuale del suo ex dirigente: “Mi disse di stare tranquillo, di stare calmo. Voleva solo toccarmi un pochino. Mi chiese di non pensarci e, anzi, di prenderla come un divertimento, uno svago. Ma ha rovinato la mia vita e per questo motivo, a quindici anni, ho cominciato a bere”.

Lo scandalo pedofilia nel calcio britannico, ora, assume dimensioni a dir poco inquietanti.

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