Per gli Stati Uniti non ci sono dubbi. La stazione di Kramatorsk "è stata colpita da un missile balistico a corto raggio". Lo ha stabilito il Pentagono secondo quanto spiegato dal portavoce, John Kirby, in un briefing con la stampa.
La versione del Pentagono
"La nostra valutazione è che si sia trattato di un attacco russo e che per condurlo abbiano usato un missile balistico a corto raggio", ha specificato Kirby. Il quale ha poi puntato il dito contro Mosca, affermando che l'episodio "è ancora una volta espressione della brutalità della Russia" nel perseguimento della guerra e della negligenza "nel cercare di evitare danni ai civili". Il Pentagono ha inoltre definito poco convincenti le affermazioni del Cremlino secondo cui le sue forze non sarebbero state coinvolte nell'attacco alla stazione.
La versione di Mosca e di Kiev
In seguito all'accaduto la Federazione Russa aveva infatti subito rispedito al mittente ogni tipo di accusa. Mosca ha definito l'attacco come un "atto disumano del regime di Kiev" affermando che è stato attuato con missili Tochka-U, un'arma dei tempi sovietici che, ha evidenziato l'Ansa, è ancora in dotazione all'Ucraina ma che Mosca ha ufficialmente dismesso nel 2020. Secondo Kiev, invece, a causare il massacro nello scalo ferroviario, dove migliaia di persone attendevano un treno per lasciare la regione, sono stati Iskander russi.
Kiev non sarà in grado di eludere "le sue responsabilità" nell'attacco a Kramatorsk dove ha usato missili Tochka-U, ha tuonato il Ministero degli Esteri russo. "Siamo fiduciosi che le autorità di Kiev non saranno in grado di sottrarsi alle responsabilità", ha aggiunto il dicastero in una nota. "Ci sono prove della colpevolezza delle Forze armate ucraine: sono loro che sono armate e usano i missili Tochka-U, i cui frammenti sono stati trovati sul luogo della tragedia", si legge nella dichiarazione. "Tali azioni disumane del regime di Kiev confermano la validità dei compiti dell'operazione militare speciale per smilitarizzare e denazificare l'Ucraina", ha sottolineato il ministero degli Esteri russo. "Chiediamo alla comunità internazionale di fornire una valutazione imparziale dei crimini delle formazioni ucraine, di smettere di fornire loro armi e di incoraggiare Kiev ad abbandonare metodi di guerra inaccettabili", ha concluso il dicastero russo.
La condanna dell'Occidente
Nelle ultime ore sono arrivate varie condanne da parte dell'Occidente, dall'Europa agli Stati Uniti. "L'attacco alla stazione di Kramatorsk è un altro dei crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina", aveva detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa sottolineando che gli Usa stavano indagando sull'aggressione e per far pagare a Mosca il costo delle sue eventuali azioni.
"L'attacco a una stazione ferroviaria ucraina è l'ennesima orribile atrocità commessa dalla Russia, che ha colpito i civili che stavano cercando di evacuare e mettersi in salvo", aveva invece affermato il presidente americano Joe Biden. "Continueremo la nostra assistenza alla sicurezza e a consegnare armi per aiutare l'Ucraina a difendere il proprio paese. E, insieme ai nostri alleati e partner, sosterremo gli sforzi per indagare su questo attacco mentre documentiamo le azioni della Russia", aveva quindi concluso.
Ricordiamo che la stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, è stata colpita da due missili che avrebbero ucciso
oltre 50 persone tra cui diversi bambini. La città è nella zona del Donbass ancora in mano alle forze di Kiev, che appare obiettivo di un'imminente offensiva di Mosca, orientata ora a concentrare i suoi sforzi bellici a Est.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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