Coronavirus

L'Ue perde il furbetto del Covid. Cena di gala diventa "indigesta"

Il commissario europeo al Commercio ha dato le dimissioni dopo le polemiche per una cena di gala con oltre 80 persone. Non erano state seguite le norme anti-Covid

L'Ue perde il furbetto del Covid. Cena di gala diventa "indigesta"

Sono arrivate le dimissioni di Phil Hogan, il commissario europeo al Commercio, dopo le polemiche che si erano scatenate per una cena di gala avvenuta in Irlanda. La serata incriminata si era svolta all’interno di un rinomato golf club nella contea di Galway, e i partecipanti, oltre 80 persone, tutte facenti parte della classe dirigente irlandese, non avevano seguito le norme anti-Covid. Tra loro anche alcuni tecnici che avevano pensato le norme di sicurezza da adottare. Come per esempio il magistrato Séamus Woulfe che adesso si trova sotto indagine da parte della Corte suprema.

La cena di gala con oltre 80 persone

A violare le regole anche l’irlandese Phil Hogan. Come riferito dall’Irish Times, la presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen, aveva chiesto spiegazioni al commissario Ue, dopo che erano sorti alcuni dubbi sul fatto che Hogan avesse rispettato la quarantena prevista per i viaggiatori in arrivo. A chiedere le sue dimissioni alcuni esponenti politici irlandesi. Anche il primo ministro Michael Martin non aveva lasciato correre. In molti avevano visto Hogan in luoghi pubblici nel periodo in cui sarebbe invece dovuto restare in isolamento.

Le dimissioni di Hogan

Nella tarda serata di ieri sono arrivate puntualmente le dimissioni: “Questa sera ho offerto le mie dimissioni come commissario”. La cena dello scandalo si è tenuta il 19 agosto, esattamente il giorno seguente l'introduzione delle nuove regole decise dal governo di Dublino. Tra queste norme, anche il limite di 6 persone per qualunque evento pubblico che si svolge in luogo chiuso. Alla festa di gala vi erano invece 82 persone, tra le quali il commissario Eu. “Stava diventando sempre più chiaro che la controversia sulla mia recente visita in Irlanda stava diventando una distrazione dal mio lavoro di Commissario dell'Ue e avrebbe minato il mio lavoro nei mesi chiave a venire” ha detto ieri sera, oltre ad aver assicurato di aver sempre cercato di rispettare tutte le regole contro il coronavirus in Irlanda. Si è infine scusato con il popolo irlandese per gli errori commessi durante la sua visita e ha spiegato di capire benissimo il disappunto delle persone davanti a un rappresentante delle istituzioni che non rispetta le norme.

“Lasciatemi dire dal profondo del cuore che apprezzo e riconosco pienamente la sfida posta dalla pandemia COVID-19 alla nostra società e all'economia globale. In qualità di Commissario europeo per il commercio, sono stato in prima linea nella risposta dell'Unione europea alla crisi. Riconosco l'impatto devastante del COVID-19 su individui e famiglie e comprendo appieno il loro senso di dolore e rabbia quando sentono che coloro che sono nel servizio pubblico non soddisfano gli standard che ci si aspetta da loro. È importante affermare che non ho infranto nessuna legge. In qualità di rappresentante pubblico avrei dovuto essere più rigoroso nella mia adesione alle linee guida Covid” ha tenuto a precisare. Nove anni fa, nello stesso golf club, Hogan aveva insultato una funzionaria del governo e si era in seguito scusato pubblicamente.

Un posto che non sembra portargli fortuna.

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