Se vi sembra di avere già letto questa notizia, una ragione c'è. È dal 2013 che a Pechino si ragiona sull'opportunità di abolire la politica del figlio unico ed oggi è arrivata una conferma ufficiale del nuovo indirizzo del regime cinese, inclusa in un comunicato del Comitato centrale del Partito comunista.
Già a dicembre 2013 si parlava di abolire la pluridecennale politica cinese - introdotta negli anni Settanta - e una conferenza del Partito aveva approvato un ammorbidimento, consentendo alle famiglie in cui uno dei genitori era un figlio unico di avere due figli. Una possibilità che secondo il New York Times sfruttarono in pochi, sostenendo che era troppo costoso crescere due bambini.
Il meeting del partito comunista si è concluso oggi, dopo quattro giorni di incontri in un sorvegliatissimo hotel di Pechino. Pochi i dettagli aggiuntivi che arrivano dalla Xinhua, l'agenzia statale cinese che ha dato l'annuncio della rivoluzione nelle politiche demografiche del Paese.
Più chiare le ragioni che hanno spinto a introdurre la novità in materia
demografica: un rallentamento della crescita della popolazione (e un invecchiamento) più rapidi del previsto. Se l'Onu segnalava per il 2030 il picco nel numero di abitanti del Paese, dati più recenti lo anticipano di un decennio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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