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Usa, prese al collo e anaconda: così la polizia ti "immobilizza"

È bufera sulla polizia statunitense per le violente tecniche impiegate per immobilizzare i malviventi, molte delle quali vietate dai corpi di polizia europei

Usa, prese al collo e anaconda: così la polizia ti "immobilizza"

La polizia americana è sotto accusa. Nel mirino ci sono le tecniche di arresto, le prese al collo, la mossa dell'anaconda. Immagini che stanno facendo il giro del mondo, a un mese esatto dalla tragica morte di George Floyd che ha sconvolto l'America. Rischiando non solo di sovvertire l'ordine interno ma anche di scalfire il prestigio internazionale di un superpotenza in evidente difficoltà. Come riporta l'agenzia Agi, l'ultimo caso, quello di Carlos Ingram Lopez, 27 anni, ispanico morto a Tucson, Arizona, per arresto cardiaco dopo essere stato tenuto faccia a terra per dodici minuti, rientra in un tipo di tecnica insegnato agli agenti durante il periodo di addestramento di 19 mesi, contro i 3 anni di media dei colleghi europei. L'obiettivo di questa controversa tecnica è immobilizzare una persona in pochi secondi, mettendolo faccia a terra e con le mani legate dietro la schiena.

Gli agenti utilizzano un misto di tecniche che vanno dall'aikido al krav maga, sistema di combattimento ravvicinato e autodifesa usato dagli israeliani. Ma il rischio di fare veramente del male è dietro l'angolo, soprattutto con poca e rudimentale preparazione nelle arti marziali: il protocollo avverte di non tenere una persona in quella posizione in modo prolungato. I polmoni potrebbero non essere in grado di espandersi, è la persona può incontro a problemi respiratori e cardiaci, aggravati se si è sotto effetto di stupefacenti. "È una tecnica che si esercita sui lati del collo" ci spiega Maurizio Bond, esperto di arti marziali e maestro di Yoseikan Budo, "bloccando il flusso sanguigno dà origine provoca un calo di pressione, fino allo svenimento. È una presa molto efficace, che può mettere ko anche un lottatore allenato. Deve essere eseguita da una persona molto esperta, altrimenti può fare danni. Viene utilizzata inoltre per immobilizzare ma non può essere prolungata per troppi minuti". Nel caso di Floyd, spiega Maurizio Bond, "era evidentemente sottomesso tanto da non riuscire più a dimenarsi". Nel caso sopracitato di Lopez, nel video della body camera, diffuso dalla polizia ad oltre due mesi dall'episodio, si vedono gli agenti inseguire l'uomo dentro una casa, ammanettarlo e tenerlo con la faccia a terra per 12 minuti mentre chiede dell'acqua e dice di non riuscire a respirare

C'è poi un'altra tecnica molto contestata, ossia la presa del ginocchio, vietata nella stragrande maggioranza dei paesi europei ad esclusione della Francia. Altri corpi di polizia, ricorda l'Agi, usano tecniche più violente, come in Brasile, Egitto, Kenya e, di recente, Hong Kong, ma quella americana resta tra le più dure. "In termini di violenza e profilatura razziale - ha spiegato al Washington Post il professor Paul Hirschfield, sociologo alla Rutgers University -la polizia in Usa è molto più simile a quella del Sud America". La Convenzione europea sui diritti umani autorizza gli agenti a usare misure che possono risultare fatali solo "se assolutamente necessario", mentre negli Usa vale il principio del "ragionevole dubbio" che la loro vita sia in pericolo.

Ma ora questo principio viene messo in discussione da un'opinione pubblica sempre più desiderosa di arrivare a una profonda riforma della polizia.

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