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Prete stupra per anni bambina che resta incinta: “L'amore non ha età”

La terribile storia di Paola, abusata e violentata da don Nelson William Montes Lizarazo da quando aveva solo 10 anni e rimasta incinta di suo figlio. Solo nel 2018 il caso viene ripreso in esame, ed il parroco decide di dare le proprie dimissioni, trovando tuttavia una giustificazione per quanto commesso

Prete stupra per anni bambina che resta incinta: “L'amore non ha età”

Arriva dalla Colombia la terribile storia di Paola (nome fittizio), abusata e violentata per almeno 5 anni da un prete quando era ancora una bambina. Dagli stupri, è nato anche un figlio, riconosciuto dal religioso, il quale per tutto questo tempo si è difeso, dichiarando di aver amato la ragazza, e che l'amore non può avere limiti di età.

Al centro della vicenda, il 50enne ex parroco Nelson William Montes Lizarazo, che solo di recente si è deciso a rassegnare le proprie dimissioni. La vittima, infatti, denunciava da anni quanto le era accaduto, senza mai ottenere giustizia.

Stando a quanto raccontato da Paola, oggi 30enne, gli abusi avevano avuto inizio nel lontano 1999, quando aveva solo 10 anni. Don Lizarazo, allora sacerdote della diocesi di Bogotá (Colombia), aveva cominciato a riempire la bambina di attenzioni, fino ad arrivare a palpeggiarla ed a toccarla nelle parti intime. Dopo quei primi episodi, Lizarazo fu costretto ad allontanarsi ed a viaggiare per diverso tempo così da terminare il suo seminario. Il periodo trascorso lontano dalla piccola Paola, tuttavia, non servì a scacciare l'immagine della bambina dalla mente del sacerdote che, tornato dopo 3 anni di assenza, riprese a perseguitare la sua vittima. “È apparso in casa di mio fratello, dove mi trovavo anche io. Mi ha coperto la bocca e mi ha violentato. Ha detto che ciò che stava accadendo non era qualcosa di malvagio, bensì il disegno di Dio. Doveva succedere perché lui era un inviato di Dio”, ha raccontato la 30enne a Caracol Radio, come riportato da “Clarin.com”. Dopo il primo stupro, ne seguirono purtroppo molti altri. “Giorni dopo mi ha costretto ad accompagnarlo al seminario di Bogotá. Ha detto che ero sua nipote. Mi ha portato nella sua stanza e mi ha violentato di nuovo”, ha continuato con la sua drammatica storia la donna.

Gli abusi sono quindi proseguiti fino al 2003, quando Paola scopre di essere rimasta incinta. “Ho avuto mio figlio a 15 anni, lui ha registrato il bambino con il suo cognome. Ma ha continuato a officiare come prete come se non fosse successo nulla. Dopo alcuni giorni ha smesso di comparire e non ha mai risposto alle mie chiamate. Nel 2007 non l'ho più visto”, ha dichiarato la 30enne.

Completamente inutili le denunce presentate alla polizia locale ed all'arcivescovado. Per anni don Nelson William Montes Lizarazo ha continuato a farla franca. Spinta dalla disperazione, nel 2008 la madre di Paola arrivò anche a scrivere una lettera al cardinale, senza tuttavia ottenere risposta. La vicenda finì col chiudersi con un nulla di fatto nel 2010, quando il prete fu trasferito in Venezuela, dove ha esercitato nella diocesi di San Carlos fino al 2017.

Per tutti questi anni, Paola ha comunque continuato a combattere. Nel 2012 denunciò nuovamente alle autorità competenti quanto le era accaduto, vedendo per due volte respinte le proprie richieste dal procuratore.

Soltanto nel 2018 il caso è stato ripreso in esame, e don Lizarazo ha dato le proprie dimissioni. Riconoscendo quanto fatto, l'ex parroco ha rilasciato delle dichiarazioni sconcertanti. “Quando ti innamori, non hai un calendario per dire quanti anni hai o quanti anni ha l'altra persona. Le circostanze portano alla nascita di una relazione d'amore”, ha spiegato ai microfoni di Radio Caracol, aggiungendo di avere avuto una storia con Paola con il consenso dei genitori. “Ho visto l'opportunità di esprimere i miei sentimenti, che sono stati accettati dalla famiglia della ragazza.

A seguito di quella relazione d'amore è nato mio figlio”, ha concluso.

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