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"Tornate nelle fiabe...". Scoppia la bufera su William e Kate

Dopo il Belize le polemiche inseguono William e Kate anche in Giamaica e il royal tour che doveva salvare il Commonwealth diventa sempre più insidioso

"Tornate nelle fiabe...". Scoppia la bufera su William e Kate

Doveva essere il viaggio che avrebbe rinsaldato la stabilità del Commonwealth e della Corona britannica. Invece il royal tour nei Caraibi si sta rivelando, per William e Kate, più difficile del previsto. I duchi sono stati contestati prima in Belize e ora anche in Giamaica, dove il popolo ha scritto una lettera aperta ai Cambridge, chiedendo il risarcimento dei danni, non solo morali, causati dal colonialismo.

Viaggio in Giamaica con polemica

William e Kate sono arrivati in Giamaica la sera del 22 marzo 2022. La duchessa è scesa dall’aereo indossando un vestito giallo in onore del Paese, l’espressione apparentemente rilassata, mentre il duca non è riuscito a nascondere così bene il disappunto per le proteste che stanno rendendo questo royal tour un percorso a ostacoli. Già in Belize i Cambridge sono stati accusati di essere i simboli del colonialismo britannico. La storia si è ripetuta anche in Giamaica. Una buona parte della popolazione, infatti, spera che il Paese diventi presto una repubblica.

La nazione caraibica ha raggiunto l’indipendenza il 6 agosto 1962, ma è ancora membro del Commonwealth. Ciò significa che la regina Elisabetta è il Capo di Stato. I giamaicani considerano William e Kate gli eredi di un passato coloniale duro e terribile, per questo vorrebbero voltare pagina una volta per tutte, rescindendo tutti i legami con il Regno Unito. Una scelta già fatta, lo scorso 30 novembre, da Barbados. La strategia del “soft power” di William e Kate, basato sulla forza dell’immagine, sulla persuasione, non starebbe funzionando completamente ai Caraibi. L’attivista, scrittrice e poetessa giamaicana Opal Palmer Adisa ha avuto l’idea di scrivere una lettera aperta a William e Kate, firnata da una delegazine di giamaicani, in cui chiede un risarcimento economico per lo sfruttamento delle risorse della sua nazione da parte degli inglesi e le scuse pubbliche per gli anni del colonialismo.

L'autrice avrebbe anche organizzato una protesta nella capitale del Paese, Kingston. Su uno dei cartelli contro William e Kate c'era scritto: “Principesse e principi appartengono alle favole, non alla Giamaica”. William e Kate, secondo i promotori della manifestazione, starebbero sfruttando una posizione che i loro antenati hanno creato per loro quindi, benché non responsabili direttamente del fenomeno del colonialismo, dello schiavismo e di tutte le sue conseguenze, sarebbero comunque dei "complici", come li definisce ancora Opal Palmer Adisa, di quel sistema. Per ora i duchi di Cambridge e Buckingham Palace non hanno risposto alle critiche, continuando il loro viaggio senza alcuna modifica.

Inizio in salita in Belize

Non è andata meglio in Belize, dove William e Kate sono arrivati il 19 marzo scorso. Diciamo che il royal tour non è partito affatto bene. Kensington Palace ha dovuto annullare la tappa nella piantagione di cacao del villaggio di Indian Creek. Ufficialmente i motivi della cancellazione sono dei non meglio specificati “temi sensibili che coinvolgono la comunità di Indian Creek”. In realtà, ci informa il Daily Mail, al centro della polemica ci sarebbe un terreno conteso tra gli abitanti del luogo e la charity “Flora e Fauna”, di cui il principe William è patrono. Secondo l’opinione pubblica del Paese questo terreno dovrebbe essere restituito alla popolazione.

A tal proposito Reuters conferma: “Flora e Fauna International ha una proprietà vicino alla terra comunale del villaggio, che sarebbe causa di tensioni sui diritti di proprietà”. La charity, però, ha fatto sapere di aver comprato la terra con lo scopo di proteggere la natura del luogo, garantendo “un dialogo aperto e continuo” con la popolazione del luogo. Le proteste hanno reso impossibile l’atterraggio dell’elicottero di William e Kate sul campo da calcio del villaggio. Inoltre alcuni manifestanti di etnia Q’eqchi Maya hanno etichettato la visita dei duchi con il termine “colonialismo” ed esposto dei cartelli che recavano la scritta “Principe William, lascia la nostra terra”.

William e Kate non hanno ceduto al clamore delle manifestazioni. Al contrario, il duca di Cambridge ha ricordato il viaggio che la regina Elisabetta fece in Belize nel 1994: “Sono onorato di riportarvi gli auguri di mia nonna, la regine del Belize, in occasione del suo Giubileo di Platino. Ha sempre ricordato con tanto affetto quella visita nel vostro Paese…”. William e Kate tentano di riannodare i fili della monarchia nei Caraibi, evidenziando la continuità della dinastia attraverso la figura della sovrana.

Basterà a placare gli animi di quanti desiderano una repubblica? La risposta non è affatto scontata.

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