I testimoni che si sono fatti avanti hanno chiesto l'anonimato, forse temendo delle ritorsioni, ma quello che hanno rivelato all'Associated Press sembra aggiungere un'altra domanda alle molte che già aleggiano sul caso Regeni.
A essere messa in dubbio, questa volta, è la versione della polizia egiziana, secondo cui i componenti della banda accusata di avere rubato e nascosto i documenti del giovane ricercatore italiano - un dettaglio già molto controverso - sarebbero stati uccisi durante uno scontro a fuoco con gli agenti.
La testimonianza raccolta dall'Associated Press racconta invece qualcosa di diverso: due fonti sono pronte a giurare che si trattò non di uno scontro a fuoco ma di un esecuzione, con il pullmino su cui viaggiavano i membri
della banda accerchiato da sette veicoli della polizia, che avrebbero aperto il fuoco su uomini disarmati.Una versione che ricorda quella espressa in più interviste da Rasha Tarek, figlia dell'uomo considerato il "capobanda".
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