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La regina Elisabetta firma la legge per avviare la Brexit

La regina Elisabetta ha dato l'"assenso reale" alla legge approvata dal parlamento che autorizza il governo britannico ad attivare l'articolo 50 del Trattato di Lisbona: Brexit al via entro la fine di marzo

La regina Elisabetta firma la legge per avviare la Brexit

La Regina ha firmato la legge che autorizza il governo britannico ad attivare l'articolo 50 del Trattato di Lisbona: Brexit al via entro la fine di marzo.

Elisabetta II ha apposto oggi la sua firma, il cosiddetto "Royal Assent", l'assenso reale, sotto la legge che dà il potere al governo britannico di avviare i negoziati formali con Bruxelles per l’uscita del Regno dall’Unione Europea.

La legge è stata approvata lunedì scorso dalla Camera dei Comuni che ha respinto gli emendamenti approvati dalla Camera dei Lord con cui si attribuivano alcuni diritti ai cittadini comunitari presenti in Gran Bretagna e si stabiliva che fosse necessario un voto del Parlamento sul futuro accordo per l'uscita di Londra dall'Unione.

Il "royal assent" della Regina è il passaggio formale di approvazione da parte dei sovrani britannici di ogni legge votata dal Parlamento, prima che essa entri in vigore. Si tratta di un atto formale che chiude definitivamente l’iter della legge, approvata lunedì a Westminster in un testo che non pone di fatto alcun vincolo negoziale all’esecutivo.

La premier conservatrice Theresa May ora può attivare la procedura in qualsiasi momento. Nei giorni scorsi aveva annunciato che l'attivazione dell'Articolo 50 del Trattato di Lisbona arriverà entro la fine di marzo: "Stiamo rispettando il calendario stilato sei mesi fa. Tornerò a questa Camera prima che finisca il mese, per notificare l'attivazione formale dell'articolo 50 e l'inizio del processo perché il Regno Unito lasci l'Unione europea". Sarà un "momento decisivo" per il Paese, ha affermato la leader conservatrice alla Camera dei Comuni, sottolineando che esso "forgerà una nuova relazione con l'Europa e un ruolo nuovo nel mondo". Avremo, ha proseguito, "un Regno Unito forte", con il "controllo delle sue frontiere e delle sue leggi".

Fonti ufficiose vicine a Downing Street hanno anche già indicato il "giorno X" della notifica: sarà nell’ultima settimana di marzo, in tempo per rispettare la scadenza fissata dalla stessa May, ma senza incrociare appuntamenti "celebrativi" dell’Ue già in calendario.

Da regolamento, una volta aperti i negoziati formali con Bruxelles, la Brexit dovrebbe consumarsi entro il termine di due anni, salvo proroghe.

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