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Repubblica Centrafrica, casco blu uccide quattro compagni d'armi

Tragedia tra i caschi blu della Missione Minusca. Un soldato del contingente Onu ha aperto il fuoco in caserma contro i suoi compagni d'armi. Il bilancio è stato di 4 morti e otto feriti e lui si è tolto la vita sparandosi

Repubblica Centrafrica, casco blu uccide quattro compagni d'armi

Ha imbracciato il fucile poi, senza esitazione, ha aperto il fuoco. Raffiche a ripetizione, ma non contro nemici, ribelli o miliziani, ma contro i propri compagni d'armi. Ecco quanto avvenuto in Repubblica Centrafricana, dove un casco blu ruandese della Minusca (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in the Central African Republic), sabato, nella caserma di Bangui, ha ucciso quattro suoi compagni d'armi e ne ha feriti altri otto. Un episodio che ha shockato il contingente internazionale che proprio pochi giorni prima aveva perso un uomo durante delle operazioni nel quartiere del PK5. Le motivazioni del gesto sono ancora ignote e in merito all'accaduto il portavoce del ministero della difesa del Ruanda il Brigadiere Generale Joseph Nzabamawita ha dichiarato « Le indagini son ancora in corso. Noi abbiamo il sospetto che sia stato un atto di terrorismo ma non escludiamo neppure come causa che possa essersi trattato di un raptus mentale». In un primo momento il portavoce aveva dichiarato che l'uomo si era tolto la vita, poi in un secondo comunicato ha rettificato la versione dichiarando che « le forze di difesa ruandesi hanno ucciso l'assalitore salvando così la vita ad altri peacekeepers». Si tratta del più grave incidente avvenuto all'interno del contingente Onu da quando è dispiegato sul suolo africano.

Ma non si tratta però del primo caso di violenze in seno a una forza di pace dispiegata in Centrafrica, dal momento che nel dicembre del 2013 erano avvenuti degli scontri a fuoco tra soldati ciadiani e burundesi del contingente MISCA ( Mission internationale de soutien à la Centrafrique sous conduite africaine).

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