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Quel misterioso sottomarino russo che punta i siluri contro la costa Usa

Il nuovo sottomarino della Russia lancerebbe i siluri Poseidon contro la costa occidentale americana per provocare particolari effetti fisici e geologici nel territorio statunitense

Quel misterioso sottomarino russo che punta i siluri contro la costa Usa

Poche ore fa la Russia ha comunicato l’inizio dei test in mare per il siluro Poseidon. Il vero messaggio potrebbe non essere l'inizio delle operazioni del sistema d’arma di ultima generazione, ma la conclusione dei lavori sul nuovo sottomarino vettore. Il Ministero della Difesa russo non scrive nulla per caso. Ogni testo è specificatamente calibrato per un preciso scopo e poi diffuso sui media controllati dal governo. L’inizio dei test sul Poseidon potrebbe essere stato il pretesto per comunicare all’Occidente che il Cremlino ha completato in segreto ed in anticipo un nuovo sottomarino per la rappresaglia. Ma quale?

Russia: Il messaggio per l’inizio dei test sul Poseidon

“I test in mare si stanno svolgendo in un’area protetta contro potenziali sistemi di ricognizione nemici. Sul siluro Poseidon è stato installato il nuovo reattore nucleare. La Marina sta utilizzando un sottomarino a propulsione nucleare della Flotta del Nord come vettore per il siluro”.

Nei giorni scorsi abbiamo analizzato le capacità del Poseidon, un siluro radioattivo guidato da intelligenza artificiale armato con una testata nucleare di classe Megaton. Questa analisi si sofferma sulle possibili piattaforme coinvolte in queste ore.

L'analisi del messaggio dei russi

Così come spesso avvenuto negli ultimi anni, il Cremlino sceglie nuovamente il periodo natalizio per promuovere i sistemi d'arma di ultima generazione. I principali canali in lingua russa riportano l'inizio dei test sul Poseidon. I russi parlano di un “sottomarino a propulsione nucleare della Flotta del Nord come vettore per il Poseidon”. Probabilmente si tratta del B-90 Sarov. Ma proprio quella frase elaborata dal Ministero della Difesa russo cela un dettaglio particolare. Il Sarov implementa un reattore nucleare come energia supplementare. E' un sottomarino utilizzato per testare svariati sistemi d'arma, ma la sua propulsione è diesel elettrica. Mosca però parla proprio di “sottomarino a propulsione nucleare”. Da quel che sappiamo le altre due piattaforme modificate per il Poseidon non dovrebbe ancora solcare i mari. O meglio, questo è quello che ci hanno sempre detto i russi. Ma se cosi non fosse i russi avrebbero completato rispetto la tempistica diramata uno dei due sottomarini prescelti per il Poseidon. Ma quale?

Russia: Sottomarino B-90 Sarov Progetto 20120

Il Poseidon/ Посейдон, precedentemente noto come Status-6 (Статус-6), nome in codice Kanyon per il Pentagono, sarebbe stato testato per la prima volta il 27 novembre del 2015 durante un’operazione segreta. Il test dovrebbe essere stato eseguito da un sottomarino classe Sarov Progetto 20120. Il Progetto 20120, ispirato Progetto PL 877B, implementa una propulsione radicalmente diversa da qualsiasi altro sottomarino in servizio. Alla propulsione diesel-elettrica standard è associato un reattore nucleare ausiliario designato VAU-6, evidentemente progettato per consentire al sottomarino tempi di immersione maggiori, grazie alla fonte di energia di backup. Il B-90 deriva chiaramente dalla classe Kilo, ma è un banco di prova sperimentale per sistemi d’arma e nuovi reattori. Il sottomarino vettore del Poseidon coinvolto in queste ore potrebbe essere proprio il B-90 Sarov. Tuttavia la "svista" del Ministero della Difesa russo nel descrivere la propulsione nucleare del sottomarino vettore è alquanto curiosa. Tali "sviste" sono solitamente orchestrate dal Ministero della Difesa russo così come avvenuto il 27 novembre del 2015 per svelare lo Status-6 o nel giugno del 2016 per i satelliti Repei.

Russia: Sottomarino K-329 Belgorod Progetto 09852

Il sottomarino a propulsione nucleare K-329 Belgorod Progetto 09852, evoluzione della classe Oscar II, sarà ufficialmente il primo vettore della Russia ad essere armato con i siluri radioattivi Poseidon da cento megatoni. Il Belgorod ne potrà trasportare quattro tramite compartimenti speciali a prua. I sottomarini Oscar II sono stati progettati nello specifico ruolo carrier-killer, concepiti cioè per contrastare le portaerei americane e relativi gruppi da battaglia, impedendo la proiezione strategica della US Navy. Ufficialmente designato come evoluzione della classe Oscar II Progetto 949A, il K-329 Belgorod svolgerà missioni di attacco e di ricerca scientifica come piattaforma per sottomarini senza equipaggio e speciali attrezzature. Il K-329 è stato riprogettato con una nuova sezione centrale di trenta metri che ha portato le dimensioni del sottomarino a 184 metri. Trenta metri in più della classe Oscar originale ed undici più lungo della classe Typhoon Progetto 941. Entro il prossimo anno, quindi, la Russia avrà in servizio il sottomarino a propulsione nucleare più grande del mondo. L’ultimo sottomarino lanciamissili a propulsione nucleare classe Typhoon (secondo la classificazione NATO), il TK-208 Dmitri Donskoy Progetto 941UM, resterà in servizio fino al 2022.

Il K-329 Belgorod Progetto 09852 dovrebbe essere ancora in cantiere, ma questo è quello che ci hanno sempre detto i russi.

Le missioni del K-329 Belgorod

Piattaforma per il progetto 10830 Losharik

La costruzione del Belgorod, più volte interrotta, sarà ultimata il prossimo anno. Il sottomarino è stato sempre associato a progetti speciali. Il sottomarino a propulsione nucleare Losharik, è stato progettato per operazioni speciali, ricerca scientifica e salvataggio a grandi profondità. Il Losharik è uno dei progetti più segreti del paese. Del Losharik, eroe di un famoso film d'animazione sovietico, non si sa nulla se non che è in grado di raggiungere i seimila metri di profondità e che è propulso da un reattore nucleare di nuova concezione. Dovrebbe essere lungo circa 60 metri con equipaggio che non dovrebbe superare le 25 unità. Il progetto 10830 sfrutta i principi della batisfera: una forma necessaria per resistere all’enorme pressione dell’acqua a quelle profondità. L’involucro esterno rappresenta la vera e propria corazza contro la pressione. Lo scafo interno, invece, è separato dalla batisfera da un materiale altamente compresso. Il Losharik potrebbe navigare indisturbato in qualsiasi parte del globo nella totale impunità. Gli svantaggi sono legati ai ristretti spazi per l’equipaggio ed alla scarsa velocità di crociera. E’ certamente il primo battello a propulsione nucleare in grado di raggiungere tali profondità: l’NR1 americano poteva raggiungere i tremila metri. La sua unica missione nota si è svolta con la Flotta del Nord ad una profondità di tremila metri, sul crinale Mendeleyev, nell'Artico.

Russia: Sottomarino Khabarovsk Progetto 09851

La prima notizia ufficiale sul sottomarino a propulsione nucleare Khabarovsk Progetto 09851 risale al 27 luglio del 2014, giorno dell’inizio dei lavori. Destinato fin da subito ad operazioni classificate, il primo disegno del Khabarovsk risale al 27 novembre del 2015. Anche in questo caso si trattò di una “svista”. Nello stesso giorno in cui i russi svelarono l’esistenza dello Status-6, il Ministero della Difesa mostrò "accidentalmente" anche il Khabarovsk come primo vettore del siluro radioattivo. Del sottomarino sappiamo ben poco. Il Khabarovsk dovrebbe condividere alcune sezioni dello scafo e la tecnologia della classe strategica Borei 955/A compreso il reattore nucleare OK-650 e la propulsione pump-jet. Da rilevare che il Khabarovsk è il primo sottomarino russo specificatamente progettato come vettore dei Poseidon, privo cioè della sezione missilistica della classe strategica Borei destinata ai Bulava. Ciò significa che le dimensioni ed il dislocamento del Khabarovsk, circa 120 metri per diecimila tonnellate, sono inferiori a quella dei 955/A. La profondità operativa del Khabarovsk dovrebbe attestarsi sui 450 metri.

Il Khabarovsk Progetto 09851 dovrebbe essere ancora in cantiere, ma questo è quello che ci hanno sempre detto i russi.

La sezione frontale

A differenza dei compartimenti speciali a prua progettati per la classe Oscar II pari a quattro Poseidon, il Khabarovsk ne dovrebbe ospitare sei nella sezione frontale per una resa esplosiva complessiva di 600 megatoni. I russi potrebbero aver optato per una soluzione diversa per l’autodifesa così come avvenuto per la classe Yasen e la futura classe Husky. A differenza della classe Akula, i tubi lanciasiluri della classe Husky saranno ubicati nella parte centrale dello scafo: è la medesima soluzione trovata per la classe Yasen per far posto al sonar sferico MGK-600 Irtysh-Amfora. Anche per il Khabarovsk potrebbe essere stata adottata tale soluzione.

La modalità di attacco del Khabarovsk

L’unità probabilmente sarà schierata in periodi di crisi a copertura di possibili bersagli, ma quali? In base alle informazioni ufficiali del Ministero della Difesa russo sappiamo che il Poseidon “è stato progettato per provocare danni inaccettabili, contaminando vaste zone costiere nemiche rendendole completamente senza vita per lunghi periodi di tempo”. Non si parla di tsunami.

"Il Poseidon svolgerà diversi compiti nelle aree limitrofe al territorio nemico e sarà equipaggiato con un sistema di guida indipendente ad elevata precisione”.

L’arma può essere diretta anche contro basi navali e gruppi di battaglia delle portaerei, ma lo scopo primario del sistema d'arma resta l’attacco termonucleare contro le infrastrutture costiere del nemico. Tuttavia il Poseidon potrebbe essere utilizzato per provocare particolari effetti fisici e geologici se venisse scagliato contro la costa occidentale degli Stati Uniti. Il dispositivo può essere utilizzato come arma da attacco e per la rappresaglia. E' opportuno notare che fino a pochi mesi fa per identificare il Poseidon i russi utilizzavano la frase "Arma del Giorno Dopo" in riferimento alla rappresaglia. Il Poseidon era cioè concepito per affamare dal mare i sopravvissuti ad un olocausto nucleare creando delle zone radioattive morte a lungo termine.

Adesso invece per definire il Poseidon si utilizza la frase "судного дня" cioè "Giorno del Giudizio" in riferimento all'attacco preventivo.

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