Sesso, droga e dimissioni. Annunciate, invocate e smentite. E clamorosi attacchi alla stampa nel Paese che più di tutti gli altri fa della libertà d’informazione la sua bandiera. In Gran Bretagna è scoppiato lo scandalo del deputato laburista pizzicato dal tabloid Sunday Mirror in un party con due ragazzi dell’Est e il caso è ovviamente diventato politico.
Protagonista della vicenda è Keith Vaz che da ventinove anni siede stabilmente sugli scranni della Camera dei Comuni. Il suo percorso politico è pieno di soddisfazioni, è stato il primo deputato di origine asiatica (lui è nato a Goa, in India) a sedere in parlamento. È un pezzo grosso della sinistra britannica, sussurrano che il rappresentante degli elettori di Leicester Est sia tra i più potenti uomini politici inglesi. Però agli scandali è avvezzo. Solo che stavolta il caso sembra andare oltre persino la sua fama adamantina di resiliente impenitente, al punto che viene soprannominato “Teflon”.
Vaz, sposato e padre di due figli, è protagonista, assolutamente suo malgrado, di un video che lo ritrae insieme a due ragazzi rumeni, escort di professione. Dai messaggi che il deputato avrebbe scambiato con uno dei due rent boys al fine di organizzare il party del sesso, si evincerebbe che avrebbe chiesto loro pure di consumare insieme del popper, sostanza stupefacente border-line, una sorta di "droga legale" che viene utilizzata spesso per rafforzare le prestazioni sessuali. L’incontro si sarebbe svolto in un appartamento a un tiro di schioppo dall’abitazione a nord della capitale Londra, disponibile al deputato. Che, da parte sua, aveva tentato di mascherare la sua vera identità spacciandosi per un certo Jim, venditore di macchine pulitrici.
Il capo del Labour Party, Jeremy Corbyn, ha tentato di gettare acqua sul fuoco dello scandalo: “E’ una questione privata che riguarda lui. Non mi risulta che abbia commesso crimini. Ci parlerò presto”. I conservatori, invece, attaccano lancia in resta: “Vaz dimostra di non meritare più d’essere un parlamentare. Ci vuole un’inchiesta seria, credo che quello che è stato scoperto dal Sunday Mirror – ha detto il parlamentare Andrew Bridgen – non rappresenti che la punta dell’iceberg”.
Vaz, che fa parte della commissione Interni alla Camera dei Comuni, non ha rassegnato le dimissioni dall'importantissimo incarico che ricopre e attende le mosse del parlamento. E nel frattempo ha attaccato frontalmente il tabloid in una nota ufficiale: "E' davvero imbarazzante che un giornale d'importanza nazionale abbia pagato alcuni individui per agire nella direzione di far scoppiare uno scandalo. Al momento non voglio che nessuna distrazione mi sottragga ai compiti che mi derivano dal far parte della commissione Interni. Informerò personalmente i membri dell'organismo sulle mie intenzione in un incontro, martedì. Decisione che sarà orientata solo ed esclusivamente a tutelare gli interessi della commissione stessa che ho avuto il privilegio di guidare per nove anni".
Dalla sua parte, il deputato laburista s'è trovato pure alcune star inglesi come Katie Hopkins, opinionista tv famosa per la sua partecipazione a The Apprentice, che ha detto: "Tutti abbiamo dei
segreti". E Simon Danczuk, che è stato parlamentare anch'egli del Labour Party e che era finito nell'occhio del ciclone tempo fa per una brutta storia di messaggi hot inviati alle ragazzine: "Vaz non ha fatto nulla di illegale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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