Siria, i dubbi sulla missione inglese. "Via libera ai raid, ma senza missili"

Indiscrezioni pubblicate dal Daily Mail mettono in dubbio la fattibilità delle operazioni fortemente volute da Downing Street

Siria, i dubbi sulla missione inglese. "Via libera ai raid, ma senza missili"

Si riunisce domani la Camera dei comuni britannica, per discutere di una nuova missione aerea fortemente voluta dal primo ministro David Cameron, convinto della necessità di unirsi ai raid sulla Siria. E già nel fine settimana, dato per scontare il voto favorevole, potrebbero iniziare le prime incursioni.

Ma - a sentire quello che scrive oggi il Daily Mail - le cose potrebbero essere più complicate del previsto. La Raf, l'aviazione britannica, secondo il tabloid sarebbe a corto di mezzi e pure di missili. E se già è impegnata in Iraq, anche qui in funzione "anti Isis", quello che si chiede il foglio londinese è se allargare la missione abbia un senso.

La domanda non è preregrina: i cieli siriani sono già estremamente affollati, con due coalizioni all'opera sul terreno e in aria e il Mail si chiede se l'apporto di Londra possa essere così determinante.

Otto bombardieri sono da mesi dislocati a Cipro per i raid in Iraq. Londra potrebbe spostare altri otto aerei, per un totale di sedici. I Brimston tuttavia, missili a guida laser considerati i più efficaci in missioni di questo tipo, non sarebbero abbastanza per tutti.

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