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Sofagate, von der Leyen gela Michel: "Non succeda mai più"

A distanza di una settimana dall'incidente diplomatico von der Leyen e Michel si sono incontrati di nuovo

Sofagate, von der Leyen gela Michel: "Non succeda mai più"

Sette giorni fa, in quel di Ankara, andava in scena il sofagate, l'incidente diplomatico che ha visto Ursula von der Leyen costretta a sedersi su un divano, mentre Charles Michel e Recep Tayyip Erdogan si accomodavano in poltrona. A distanza di una settimana esatta dall'accaduto, la presidente della Commissione europea e il presidente del Consiglio europeo si sono incontrati, faccia a faccia, per la prima volta.

Una settimana dopo

L'occasione propizia per il meeting non era un fuori programma, bensì un incontro settimanale di routine presente in agenda. I due hanno discusso della loro visita in Turchia e, come ha sottolineato una fonte della Commissione, von der Leyen ha voluto chiarire che, in vista del futuro, non permetterà che possano più accadere situazioni simili.

Intorno alle 17, il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer, spiegava che von der Leyen e Michel non erano ancora riusciti a parlarsi dal sofagate "semplicemente perché la presidente prima è andata in Giordania e poi, per la prima volta da Natale, è tornata a casa sua, per riposarsi un poco e rivedere la sua famiglia, che non vedeva dalla fine dell'anno scorso". Dunque, a quanto pare, niente denti avvelenati o ire di sorta.

Von der Leyen ha insomma privilegiato i rapporti con la sua famiglia, pur lavorando su alcuni dossier. "Posso assicurare che la cooperazione tra la presidente e il presidente del Consiglio Europeo continuerà, nell'interesse dell'Ue e dei suoi cittadini", ha proseguito il portavoce, sottolineando che le norme belghe permettono di recarsi all'estero per rivedere la propria famiglia.

Il messaggio di Ursula

C'era tuttavia molta curiosità nel rivedere i due personaggi nuovamente uno accanto all'altro, soprattutto dopo le mille polemiche che hanno travolto Michel, finito nell'occhio del ciclone per aver contribuito a generare la gaffe internazionale che ha fatto il giro del mondo. Come ha spiegato Andrea Indini su Il Giornale.it, infatti, il presidente del Consiglio europeo non si era scomposto nel momento in cui von der Leyen veniva relegata a quattro metri di distanza dalla sua postazione, di fronte a Mevlut Cavusoglu, ministro degli Esteri turco che, protocollo diplomatico alla mano, detiene uno status inferiore.

"Mi spiace molto per l'accaduto. Ho già espresso il mio rincrescimento alla signora von der Leyen e a tutte le donne. Da allora non dormo bene la notte. Nella mia testa ho riavvolto il film dell'episodio decine di volte. Assumo la mia parte di responsabilità", ha provato a giustificarsi lo stesso Michel, senza però ottenere un grande successo.

In ogni caso, pare che Michel e von der Leyen abbiano discusso una serie di questioni topiche. "Entrambi parteciperanno domani alla conferenza dei presidenti del Parlamento Europeo", ha riferito ancora un portavoce. I due presidenti hanno parlato anche del sofagate. Sembrerebbe che von der Leyen sia stata chiarissima, dichiarando al proprio interlocutore che "non permetterà che una situazione simile si verifichi di nuovo".

Certo è che il danno reputazionale all'immagine dell'Ue non potrà essere cancellato così tanto facilmente.

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