Soleimani, dispiegata la bandiera rossa di Hussein a Qom: è il simbolo per vendicare i martiri

Per gli studiosi, l'esposizione del vessillo ha un duplice significato per i musulmani sciiti: da una parte indicherebbero il sangue versato ingiustamente e, dall'altra, la chiamata per vendicare la morte di una persona assassinata

Soleimani, dispiegata la bandiera rossa di Hussein a Qom: è il simbolo per vendicare i martiri

A poche ore dalla notizia della morte del generale iraniano Qasem Soleimani, avvenuta a Baghdad a causa di un raid americano che non gli ha lasciato scampo, dalla moschea di Jamkaran, a pochi chilometri dalla città santa di Qom, sarebbe stata dispiegata una bandiera rossa sopra il minareto del celebre luogo di culto sciita. In base a quanto riportato dagli ultimi aggiornamenti pubblicati in queste ore da Independent, a trasmettere le immagini sarebbe stata la televisione di stato iraniana.

Il simbolo sciita

In base a quanto riportato dal quotidiano inglese, i fotogrammi mandati in onda mostrerebbero una cerimonia organizzata in onore del capo dei Pasdaran e delle forze al Quds, in uno dei luoghi ritenuti più sacri dell'islam sciita. Le bandiere rosse di quel tipo, nella tradizione islamica iraniana, avrebbero un duplice significato simbolico: da una parte indicherebbero il sangue versato ingiustamente e, dall'altra, la chiamata per vendicare la morte di una persona assassinata (come è il caso di Soleimani). Il generale, per diversi iraniani, non rappresenta soltanto uno "shahid", cioè un martire , ma una delle personalità più potenti del Paese e del Medio Oriente. Temuto e rispettato ovunque, sapeva gestire con abilità la politica estera di Teheran e molte questioni interne, vista anche la vicinanza con l'ayatollah Ali Khamenei e con l'ala più conservatrice della politica iraniana.

"L'inizio di un'imminente battaglia"

Le immagini arrivate da Qom hanno fatto il giro del web. E sul suo profilo Facebook, l'antropologia italiana Tiziana Ciavardini, studiosa ed esperta di Iran ha commento l'esposizione del vessillo dal minareto della moschea di Jamkaran: "È stata innalzata la bandiera rossa dell'imam Hussein, nipote del Profeta, sopra la moschea di Jamkaran a Qom, in Iran. È il segno che precede ogni grande battaglia: il rosso indica il sangue che verrà versato in guerra come sacrificio e vendetta per la morte di Soleimani". E poi, ancora: "La bandiera simboleggia la forza della battaglia come quella di Kerbala e il colore del sangue che presto verrà versato per vendicare la morte del martire".

Che cos'è la battaglia di Kerbala

Secondo la tradizione musulmana, in un villaggio della pianura Kerbela, il 10 ottobre 680 dopo Cristo fu trucidato, con tutta la sua famiglia e il suo seguito, il nipote del profeta, l'imam Hussein, il secondogenito della figlia di Maometto, Fatima al Zahra. In occasione della battaglia, Hussein, con soli 72 uomini, sfidò l'esercito di 4mila soldati del califfo Omayyade Yazid.

Il martirio di Hussein, per i fedeli sciiti, si commemora nel giorno dell'Ashura, giorno in cui si ricorda anche la dissociazione radicale e definitiva degli sciiti dai sunniti. Secondo la versione sciita, la testa di Hussein fu tagliata e messa su un bastone.

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