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"Solo una transizione politica potrà salvare la Siria"

A Vienna 17 delegazioni hanno discusso sul futuro della Siria. Dubbi sul futuro del presidente siriano

"Solo una transizione politica potrà salvare la Siria"

Oggi, a Vienna, 17 delegazioni si sono confrontate sul futuro della Siria. Durante l'incontro internazionale, però, come ha affermato anche il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, "non si sono superate le differenze, ma si è convenuto sul punto che la via non è militare, ma di una transizione politica che per noi porti all’uscita di Assad, un processo che inevitabilmente andrà in quella direzione. Ma restano da decidere modalità e tempi". Una verità solo parziale in quanto Russia e Iran sono propensi a lasciare Assad al governo della Siria, temendo scenari simili a quello libico.

Una novità rilevante è stata invece diffusa dall'agenzia iraniana Irna: il prossimo incontro sulla Siria che si terrà a Vienna vedrà anche la partecipazione di rappresentanti del governo siriano e dei gruppi dell’opposizione.

Secondo quanto riferisce la Bbc, le potenze internazionali e regionali e i paesi europei riuniti oggi a Vienna "hanno fatto progressi" sul futuro della Siria, ma rimangono in disaccordo sul futuro del presidente Bashar Al Assad. Questa opinione è condivisa anche dal ministro degli Esteri iracheno, Ibrahim al-Jaafari, citato dalla stampa russa. Al-Jaafari ha inoltre precisato che la prossima settimana dovrebbe tenersi - sempre a Vienna - un nuovo incontro multilaterale sulla Siria.

La delegazione iraniana, invece, ha voluto precisare che il vice ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian non ha mai affermato che l'Iran sarebbe aperto all’idea che il presidente siriano Bashar al Assad ceda il potere entro sei mesi.

I principali protagonisti di questa vicenda, Usa e Russia hanno affermato di non aver trovato alcun accordo sulla Siria. Lavrov ha criticato la decisione Usa di inviare i reparti speciali in Siria, mentre Kerry ha affermato: "La posizione degli Usa non è cambiata. Assad non può unire la Siria.

Le divergenze tra Stati Uniti e la Russia rimangono, ma non possiamo permettere alle differenze di interferire con una soluzione".

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