Prima vendetta di Trump: posto il veto alla legge sulla Difesa

Il presidente americano Donald Trump ha messo il veto sul National Defense Authorization Act che autorizza un tetto di 740 miliardi di spesa e delinea la politica del Pentagono

Prima vendetta di Trump: posto il veto alla legge sulla Difesa

È un fatto piuttosto inedito, negli Stati Uniti. Il presidente americano Donald Trump, secondo quanto riporta l'agenzia Adnkronos, ha messo il veto sul National Defense Authorization Act che autorizza un tetto di 740 miliardi di spesa e delinea la politica del Pentagono. La legge era stata approvata a grande maggioranza nelle due Camere del Congresso che ora dovranno nuovamente pronunciarsi con una maggioranza dei due terzi dei voti per scavalcare il veto. Dagli anni Sessanta, il National Defense Authorization Act era stato approvato tutti gli anni e un presidente non aveva mai bloccato la legge. "La mia amministrazione - ha scritto Trump sui social - riconosce l'importanza della legge per la nostra sicurezza nazionale. Sfortunatamente, la legge non include misure critiche, include disposizioni che non rispettano i nostri veterani e le nostre forze armate storia e contraddice gli sforzi della mia amministrazione per mettere l'America al primo posto nelle nostre azioni di sicurezza nazionale e politica estera. È un dono alla Cina e alla Russia", ha scritto il presidente Usa. Trump aveva twittato la sua intenzione di porre il veto più volte.

Trump: "Un regalo a Cina e Russia"

In una nota, la Casa Bianca ha affermato che il disegno di legge "limita la capacità del presidente di preservare la sicurezza della nostra nazione limitando arbitrariamente la quantità di fondi per la costruzione militare che possono essere utilizzati per rispondere a un'emergenza nazionale" e "pretende di limitare la capacità del presidente ritirare le truppe dall'Afghanistan, dalla Germania e dalla Corea del Sud dove gli Usa sono coinvolti in guerre senza fine ". La versione finale del disegno di legge, riporta Usa Today, è stata osteggiata da sette repubblicani, cinque democratici e dal senatore Bernie Sanders. Il presidente della commissione per i servizi armati del senato, il senatore Jim Inhofe, ha definito il disegno di legge" essenziale" per proteggere la nazione. Il Senato ha votato in modo schiacciante per approvare la proposta di legge con una maggioranza di 84 contro 13.

Grazia a George Papadopoulos

Nel frattempo Donald Trump, che avrebbe dovuto firmare il provvedimento sui maxi aiuti, ha chiesto di apportare al testo delle modifiche, ad alcune delle quali i repubblicani si erano opposti, come l'aumento da 600 dollari a 2mila dei pagamenti previsti per la maggior parte dei cittadini. L'accusa, riporta LaPresse, è che il testo prevedrebbe troppi soldi per i Paesi stranieri e non abbastanza per gli statunitensi. Le critiche di Trump sono giunte in un video che lui stesso ha twittato nella serata americana di martedì.

Sempre nella serata di martedì Trump ha annunciato la grazia per 15 persone e la commutazione della pena per altre cinque: fra i graziati ci sono George Papadopoulos, ex consigliere della sua campagna elettorale, nonché Alexander van der Zwaan, entrambi condannati nell'ambito dell'indagine del superprocuratore Robert Mueller sul Russiagate. Graziati anche quattro contractor del governo che erano stati condannati nel 2007 per un massacro a Baghdad in cui morirono civili iracheni.

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