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Stati Uniti, il nuovo Air Force One non potrà rifornirsi in volo

Nonostante i tagli annunciati da Trump, i due nuovi Air Force One hanno già eguagliato il costo di un portaerei a propulsione nucleare classe Nimitz

Stati Uniti, il nuovo Air Force One non potrà rifornirsi in volo

Il prossimo Air Force One, uno dei simboli più riconoscibili degli Stati Uniti nel mondo, non avrà la capacità di rifornimento in volo. Altre capacità critiche previste nei requisiti originali sono state rimosse per tentare di ridurre i costi, tuttavia il programma di riconversione per la nuova flotta Air Force One si attesta sui 5,3 miliardi di dollari.

Stati Uniti, Air Force One

L’attuale flotta

Il velivolo statunitense più noto al mondo è l’Air Force One. Oggi, questo nome si riferisce ad uno dei due Boeing 747-200B, che trasportano i codici di coda 28000 e 29000. La designazione dell’Air Force per l'aeromobile è VC-25A. L’Air Force One è uno dei simboli più riconoscibili della presidenza USA, generando innumerevoli riferimenti non solo nella cultura americana, ma in tutto il mondo. Capace di rifornimento in volo, l’Air Force One può trasportare il Presidente degli Stati Uniti in qualsiasi parte del mondo. Al suo interno, Trump ed i suoi compagni di viaggio hanno a disposizione quattromila piedi quadrati di superficie su tre livelli, tra cui una suite per il Presidente che dispone di un grande ufficio, bagno e sala conferenze. L’Air Force One include anche un centro medico operativo con sala operatoria e staff medico permanentemente a bordo. Due cucine assicurano una media di cento pasti al giorno. L’Air Force One rientra nella categoria degli aerei del giorno del giudizio. L’architettura doomsday è concepita per proteggere l’Autorità nazionale in situazioni critiche, con attacco termonucleare ostile che, nel first strike, tenterebbe di decapitare l’intera catena di comando e comunicazione degli Stati Uniti. Tali piattaforme aeree sono in grado di coordinare l’intero inventario strategico, comunicare con tutte le forze armate e sono progettate, specificatamente, per resistere agli effetti degli impulsi elettromagnetici (EMP) e termici da esplosione termonucleare.

L’architettura doomsday planes: la credibilità della minaccia

E-4B Nightwatch

La linea doomsday planes è sempre in preallerta, 24 ore su 24, sia in Russia che negli Stati Uniti. Americani e russi mantengono in servizio diverse piattaforme di comando strategico, disponibili in qualsiasi momento. Si tratta un’architettura ridondante a più livelli concepita durante la Guerra Fredda. La piattaforma prescelta dalla Casa Bianca come National Emergency Airborne Command Post è l’E-4B Nightwatch. Basato sul gigantesco Boeing 747-200, l’E-4B Advanced Airborne Command Post funge da posto di comando mobile superstite per il Presidente degli Stati Uniti, il Segretario della Difesa ed i loro successori.

E-6B Mercury "looking glass"

L’architettura E-6B Mercury funge da centro di collegamento tra l'autorità di comando nazionale e le forze nucleari statunitensi. La piattaforma, basata sull'aereo di linea 707-320, è concepita come missione primaria (nota come Take Charge and Move Out -TACAMO) per rilevare STRATCOM, qualora venisse distrutto da un attacco termonucleare nemico. Il Mercury gestirebbe il lancio dell’intero inventario strategico degli Stati Uniti, a terra e sul mare e l'intera difesa missilistica del Paese. Una capacità acquisita tra il 1997 ed il 2006. Prima di allora, infatti, la flotta Mercury, composta da sedici velivoli, avrebbe potuto comunicare soltanto con i sottomarini strategici Ohio. L'E6-B serve come postazione di comando nucleare aerotrasportato di back-up, qualora gli E-4 venissero distrutti o non fossero disponibili. Un E-6B potrebbe rimanere in aria fino a quindici ore o settantadue con il rifornimento in volo. Attualmente, i Mercury svolgono operazioni C3 (Comando, Controllo e Comunicazione) non nucleare e sono schierati in rotazione in Europa e nel Medio Oriente per fungere da hub volanti. Almeno un E-6B è sempre in volo. In ogni momento.
La piattaforma E-6 dovrebbe rimanere in servizio fino al 2040 grazie a un programma di estensione della vita di servizio e continui miglioramenti ai suoi sistemi ed al suo apparato radio.

Il punto sul nuovo Air Force One

Secondo una regola non scritta, il Presidente degli Stati Uniti in scadenza di mandato, acquista un nuovo Air Force One con un margine temporale minimo di cinque anni per la consegna, cosi da impedire la percezione che possa trattarsi di un regalo personale. Gli attuali VC-25 sono stati acquistati dal Presidente Reagan e consegnati dalla Boeing nel 1990, con primo volo del Presidente George H.W. Bush. Sono stati gli ultimi 747-200 costruiti. L’Air Force sostituirà l’attuale flotta 747-200 le cui cellule supereranno abbondantemente i trent’anni di attività. Il Congresso ha già stanziato 2,9 miliardi di dollari per il nuovo Air Force One, con copertura al 2021. L'Air Force prevede una spesa complessiva di 5,3 miliardi di dollari nel corso dei prossimi cinque anni, secondo i documenti di bilancio del Pentagono, così divisi: 4,7 miliardi di dollari per l'acquisto e la riconfigurazione dei due nuovi 747-8 della Boeing, seicentomila dollari per realizzare nuovi hangar ed altri elementi accessori. La nuova flotta Air Force One dovrebbe entrare in servizio nel 2024 (tre anni per implementare le modifiche dell’Air Force).

Air Force One: le capacità rimosse, ma previste nei requisiti originali

I due nuovi 747-8 della Boeing, che saranno denominati VC-25B, non avranno la capacità di rifornimento in volo. Si tratta di una decisione assunta dall'Air Force per limitare i costi. Decisione che limita intrinsecamente la flessibilità dell'aeromobile, specialmente durante una grave crisi e che metterà a rischio la "continuità di governo". Una decisione miope, considerando che durante un attacco nucleare, le opzioni di atterraggio negli aeroporti regionali potrebbero essere limitate o addirittura inesistenti. Poche ore fa, in un rapporto ottenuto da Bloomberg, si è scoperto che i VC-25B avranno un'autonomia di mille miglia in meno rispetto ai requisiti iniziali, portandola da 7.100 a 5.900 miglia nautiche. Gli attuali VC-25A, possono volare a una distanza massima di circa 6.800 miglia nautiche e rifornirsi in volo. I nuovi velivoli, potranno trasportare 71 degli 87 passeggeri previsti. Anche la suite di comunicazione è stata limitata, con trasmissioni voce e dati per settantanta delle ottanta connessioni previste.

La flotta VC-25B, i nuovi Air Force One

Per ridurre i costi, l'Air Force ha acquistato due Boeing 747-8, costruiti per la defunta compagnia aerea russa Transero, fallita nel 2015. L'Aeroflot ha acquistato la maggior parte delle sue attività, lasciando i due 747-8 nel deserto del Mojave. Dopo l'elezione di Trump, l'USAF annunciò che avrebbe acquistato i due Boeing 747-8 a "prezzo d'occasione", per riconvertirli nei futuri Air Force One. Il prezzo "d'occasione" non è mai stato rivelato. I due velivoli saranno modificati nello stabilimento della Boeing, a San Antonio, in Texas. L'Air Force One rappresenta la credibilità del deterrente nucleare americano.

I due nuovi Air Force One hanno già eguagliato il costo di un portaerei a propulsione nucleare classe Nimitz.

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