Tsai Ing-wen, la candidata del Partito democratico progressista (Dpp) di Taiwan, è vicinissima a essere rieletta presidente dell'isola per il suo secondo mandato.
Secondo quanto riferisce il South China Morning Post, nonostante lo scrutinio dei voti sia ancora in corso, Tsai è in netto vantaggio sugli avversari. In particolare, i risultati preliminari hanno mostrato come la leader progressista abbia ottenuto almeno il 57% dei voti, rispetto al 38% dello sfidante Han Kuo-yu, del partito pro-cinese Kuomintang (Kmt) e al 4% di James Soong, presidente del partito Prima i cittadini.
Subito dopo le 20:00 ora locale, il totale dei voti di Tsai ha superato la soglia dei 7 milioni, più dei 6,9 milioni che aveva ricevuto nel 2016 quando vinse le elezioni. Per l'ufficialità si dovrà attendere ancora qualche ora, ma ormai è quasi certo che il presidente di Taiwan sarà riconfermato.
I seggi elettorali di Taiwan, dove si è votato per le elezioni politiche e presidenziali, si sono chiusi poche ore fa. L'emittente televisiva Tvbs sottolinea come gli aventi diritto al voto fossero 19,3 milioni, 3,3 milioni dei quali a Taipei e 2,29 milioni a Kaohsiung.
Sul fronte delle elezioni parlamentari, invece, la competizione sembra essere più serrata. Per il parlamento unicamerale Yuan si sono presentate ben 34 liste. Stando alla Commissione elettorale, quattro dovrebbero superare la soglia di sbarramento del cinque per cento. Si tratta del Dpp, del Kuomintang, del Partito popolare (Tpp) e del Nuovo partito del potere (Npp). Resterebbe quindi fuori la formazione di Soong.I candidati del Partito democratico progressista risulterebbero in testa in tutti gli otto collegi di Kaohsiung, città di Han.
Le operazioni di voto si sono svolte ordinatamente. La stampa ha segnalato due casi di fermo per altrettante persone: una per aver distrutto la propria scheda elettorale a Tainan e una per aver tentato di portarla fuori dal seggio nella contea di Miaoli.
Il messaggio di Taiwan alla Cina
La probabile riconferma di Tsai potrebbe inasprire le tensioni tra Taiwan e la Cina. Pechino, infatti, considera l'isola come parte integrante del suo territorio; un'affermazione, questa, fermamente respinta dalla candidata del Dpp.
Gli analisti ritengono che la vittoria di Tsai sia dovuta in gran parte al suo messaggio sulla necessità di proteggere Taiwan dalle pressioni del governo cinese. La candidata progressista ha sempre respinto l'offerta di abbracciare il modello di semi-autonomia "un Paese, due sistemi".
Lo stesso che la Cina applica a Hong Kong.Gli stessi disordini scoppiati nell'ex colonia britannica, in aggiunta alle gaffe di Han e alla disunione all'interno del Kmt, hanno spianato a Tsai la strada per la riconferma.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.