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Tensione nella Manica, aereo della Us Navy sorvola a bassa quota la Kuznetsov

Il Poseidon ha effettuato un passaggio sulla Kuznetsov ad un’altitudine di 152 metri, scortato in lontananza da caccia Typhoon inglesi. Sette le navi della Nato che scortano a distanza la flottiglia russa.

Tensione nella Manica, aereo della Us Navy sorvola a bassa quota la Kuznetsov

Un aereo da pattugliamento marittimo della Us Navy, pochi minuti fa, ha sorvolato la portaerei russa Admiral Kuznetsov, attualmente in navigazione nel canale della Manica. Il P-8A Poseidon, numero identificativo 168852, codice di chiamata Pelican 30, è decollato questa mattina dalla base aerea spagnola di Rota.

Interfax rileva che “il Poseidon ha effettuato un passaggio sulla Kuznetsov ad un’altitudine di 152 metri, scortato in lontananza da caccia Typhoon inglesi”.

Il gruppo da battaglia della Admiral Kuznetsov è in rotta verso la base di Severomorsk, dove è previsto che attraccherà il prossimo nove febbraio.

La Kuznetsov è scortata dall’incrociatore lanciamissili pesante a propulsione nucleare Pyotr Veliky, ammiraglia della Flotta del Nord, dalla nave d'assalto anfibio Alexander Shabalin, dalla nave cisterna Lena e dal rimorchiatore Nikolay Chiker. Il Gruppo da Battaglia è scortato da almeno un sottomarino d’attacco.

Sono sette le navi della Nato che scortano a distanza la flottiglia russa.

La Gran Bretagna ha schierato la fregata St. Albans della classe Norfolk e la nave d’assalto anfibio Ocean. Il Portogallo ha inviato la fregata capofila della classe Bartolomeu Dias, mentre l’Olanda il pattugliatore Groningen della classe Holland. La Norvegia schiera la fregata Roald Amundsen della classe Fridtjof Nansen. La Germania a supporto delle unità della Nato, ha schierato la nave cisterna Spessart.

Non vi è alcun riferimento ad un possibile decollo dei caccia russi, una coppia dei quali (secondo prassi) sempre pronta al lancio. L'episodio non è stato ancora commentato dal Pentagono.

La Kuznetsov in Siria

In due mesi di operazioni in Siria, la Kuznetsov ha lanciato 420 sortite, 117 di notte, distruggendo 1252 obiettivi nemici identificati in Siria. Sia il vettore che il personale erano alla prima operazione a lungo termine lontano dalle proprie basi. La portaerei, secondo quanto previsto dal piano di riduzione della presenza militare russa in Siria, è stata la prima unità a lasciare il teatro operativo. Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato un ritiro parziale delle forze militari dalla Siria dopo aver negoziato il cessate il fuoco con l'Iran e la Turchia. Alle operazioni in Siria hanno preso parte quindici velivoli ad ala fissa imbarcati, tra Su-33 e MiG-29K/KUB, e dieci elicotteri Ka-52K, Ka-27 e Ka-31. Due i velivoli imbarcati sulla Admiral Kuznetsov persi per guasti tecnici: un MiG-29K ed un Su-33.

Entro il primo trimestre del 2018, sulla Kuznetsov inizieranno gli interventi di ammodernamento. La nave resterà in cantiere per tre anni: soltanto nel 2021 ritornerà in mare. Previsti lavori di rifacimento dell’intero ponte di volo, con sostituzione del rivestimento e del sistema di decollo ed atterraggio. Costruita presso il Cantiere Mykolaiv Sud (oggi Ucraina) a metà degli anni ‘80, la Admiral Kuznetsov è divenuta pienamente operativa solo nel 1995, a causa dei drastici tagli al bilancio della Difesa russo a seguito del crollo dell'Unione Sovietica. La nave, progettata per colpire grandi bersagli di superficie e proteggere le rotte marittime dagli attacchi nemici, è in grado di trasportare un massimo di 52 velivoli ad ala fissa e rotante ed l'unica al mondo a poter operare anche alle latitudini polari.

Nel Mediterraneo restano in attività le unità in rotazione della flotta permanente russa istituita il primo maggio del 2013 e dai due ai quattro sottomarini a propulsione nucleare e diesel elettrica.

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