Anche l'Austalia in missione contro il Califfato dell'Isis. Gli aerei, che fanno parte della coalizione internazionale voluta dagli Stati Uniti, non hanno bombardato le postazioni dell'Isis, ma si sono limitati a raccogliere dati per attacchi futuri. La conferma è arrivata direttamente dal primo ministro Tony Abbott: "I nostri aerei stanno attaccando obiettivi terroristici in Siria e Iraq".
La missione è avvenuta nel corso della notte tra venerdì e sabato ed è avvenuta senza incidenti, come spiega il ministro della Difesa, Kevin Andrews.
The Aust Air Task Group completed its first mission in Syria overnight, retuning to base without incident #auspoI pic.twitter.com/kaHzYsrxL9
— Kevin Andrews (@kevinandrewsmp) 12 Settembre 2015
Andrews, attraverso un comunicato, ha fatto sapere che "non sono state utilizzate armi e che tutti gli uomini sono rientrati alla base". Una nota di Canberra ha spiegato che sono stati impiegati due caccia-bombardieri F/A-18A Hornet, un avio-radar E-7A Wedgetail e un aereo-cisterna Kc-30A per il rifornimento in volo.
L'obiettivo dell'operazione, spiega il generale Stu Bellingham, capo della missione, era di monitorare "le attività del nemico nel settore orientale del Paese, area in cui il Califfato di al-Baghdadi recluta nuovi soldati e ricava nuovi fondi dall'attività petrolifera illegale". L'operazione di ieri è il preambolo per i bombardamenti che verranno lanciati in tutta la regione nelle prossime settimane.
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