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Thailandia, bambini a scuola dentro "cubi di plastica"

I blocchi di plastica servirebbero a proteggere gli studenti thailandesi da ogni possibile contagio all’interno delle aule scolastiche durante le lezioni

Thailandia, bambini a scuola dentro "cubi di plastica"

In Thailandia, la riapertura delle scuole all’indomani delle restrizioni anti-Covid si sta accompagnando con l’introduzione di singolari misure di precauzione che devono essere osservate dagli alunni, tra cui l’introduzione di “gabbie di plastica”. Sono proprio di ieri le immagini di un istituto didattico di Bangkok le cui classi sono caratterizzate da tanti box trasparenti in cui sono rinchiusi gli studenti. Il Paese asiatico sta gradualmente riaprendo attività commerciali e servizi pubblici, dopo essere piombato in un rigido confinamento a metà marzo. Lì, finora, i casi accertati di coronavirus sono stati 3,351, con 58 decessi.

Le immagini diffuse ieri, rilanciate da numerose testate internazionali, mostrano appunto gli iscritti della Wat Khlong Toey School, scuola della capitale thailandese che conta 250 studenti, mentre seguono le lezioni stando all’interno di cubi di plastica trasparenti.

Nel dettaglio, le istantanee citate fanno vedere i bambini mentre giocano con le costruzioni stando seduti per terra, muniti di mascherina sul viso, all’interno di tali blocchi, posizionati in tutta l’aula a distanza di almeno un metro l’uno dall’altro. Obiettivo della presenza delle installazioni trasparenti è proteggere gli alunni da qualsiasi contaminazione esterna nel corso delle attività didattiche.

Un’altra foto mostra che i blocchi di plastica sono installati anche intorno ai banchi dei bambini, così da consentire ai piccoli di seguire le lezioni stando seduti in una postazione circondata da una struttura antisettica.

Le precauzioni anti-contagio adottate nella Wat Khlong Toey School non finiscono qui. Prima di entrare nell’istituto, i bambini sono oggetto di una misurazione delle temperatura corporea tramite termo-scanner. Nei corridoi della struttura, inoltre, sono posizionati dei dosatori di liquido igienizzante per le mani.

Nell’adozione delle misure di precauzione anti-Covid, le scuole thailandesi stanno andando in ordine sparso, con alcune di queste che stanno mettendo in pratica provvedimenti sanitari prudenziali ancora più rigidi. Ad esempio, la Sam Khok School, ubicata poco a nord di Bangkok, ha chiesto ai suoi circa 5mila studenti di auto-isolarsi a casa per quindici giorni, prima di dare l’ok al ritorno dei giovani in aula e alla ripartenza dei corsi.

Altri istituti ancora stanno invece obbligando il personale docente a fare lezione indossando le mascherine e i bambini a venire a scuola muniti di visiera di plastica sulla faccia.

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