"Timori di un attacco aereo Usa". Si cerca di creare panico in Siria

Trump pronto all'attacco. Il Cremlino lo avverte: "Risponderemo a ogni missile". E, secondo Sky News Arab, i russi avrebbero portato Assad via dal palazzo di Damasco

"Timori di un attacco aereo Usa". Si cerca di creare panico in Siria

In Siria la tensione è altissima. Il cacciatorpediniere americano USS "Donald Cook", armato con missili Tomahawk, ha lasciato il porto cipriota di Larnaca e si dirige verso il Mediterraneo orientale, per portarsi nel raggio d'azione di Damasco, accusata dall'Occidente di aver usato le armi chimiche lo scorso 7 aprile a Duma. Questa mattina, secondo Sky News Arab, il presidente Bashar al Assad avrebbe lasciato il suo palazzo a Damasco, accompagnato da un convoglio militare russo, nel timore di subire attacchi da parte delle forze aeree occidentali. Questa notizia è però stata poi smentita dal Cremlino. Questa notizia potrebbe esser stata data per creare panico tra i siriani e demoralizzarli.

Mosca ha più volte invitato le forze occidentali alla moderazione sottolineando che dovrebbero evitare di intraprendere azioni che potrebbero destabilizzare ulteriormente il Paese in guerra. "Tutte le parti - ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov - evitino passi che in realtà non sono motivati da nulla e che potrebbero destabilizzare la già fragile situazione nella regione". Il monito è rivolto in modo particolare al presidente americano Donald Trump che, dopo la terribile strage di Douma, ha annullato il viaggio in America Latina per seguire da vicino gli sviluppi in Siria e mandare ad Assad "una risposta forte". La stessa risposta che è pronto a dare anche il presidente Emmanuel Macron. Per Mosca, l'avvicinarsi alla Siria del cacciatorpediniere americano è "il segnale di un'escalation della situazione" e può essere visto come un elemento di "intimidazione" anche se, come ha spiegato la Marina, "gli Stati Uniti non oseranno colpire apertamente la Siria, per via della presenza di navi e sottomarini russi nel Mediterraneo".

Che la guerra possa essere a un passo, lo dimostra anche l'allert inviato nella notte da Eurocontrol. Aspettandosi un attacco areo da parte degli Stati Uniti "nelle prossime 72 ore", hanno avvertito tutte le compagnie aree di fare molta attenzione quando percorrono le rotte sul Mar Mediterraneo. Nello stesso senso va letta la notizia data da Sky News Arab di Assad che in mattinata ha lasciato il suo palazzo di Damasco. Un convoglio militare russo lo ha, infatti, portato via nel timore di subire attacchi da parte delle forze aeree occidentali. Ad ogni modo l'ambasciatore russo in Libano, Alexander Zasypkin, ha già messo in chiaro chiaro che Mosca risponderà a qualsiasi attacco: "Abbatteremo qualsiasi missile e colpiremo le posizione da dove sono stati lanciati".

Mosca smentisce

Dmitry Sabin, coordinatore del gruppo parlamentare russo di contatto con il

Parlamento siriano, ha detto: "Il presidente siriano, Bashar al Assad e la sua famiglia, sono ancora a Damasco. Contiamo di incontrarlo per discutere la situazione e sostenere il popolo siriano nella lotta al terrorismo".

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