Guerra in Ucraina

Torna Anonymous: attacco alla Banca centrale russa

Mosca nega, ma gli hacker anti-guerra la ritengono la più importante azione compiuta

Torna Anonymous: attacco alla Banca centrale russa

Dopo una serie di azioni dimostrative di impatto più mediatico, Anonymous alza il tiro nella guerra cyber contro Mosca. Dall'account YourAnonTv, riconducibile al collettivo, annuncia di aver hackerato la Banca centrale russa e di essere entrato in possesso di 35mila file, tra cui anche contratti segreti. «Saranno pubblicati nelle prossime 48 ore», scrive su Twitter. Ma Mosca nega tutto: «La Banca centrale di Russia non è stata hackerata», sostiene l'agenzia di stato Tass riportando affermazioni dell'ufficio stampa dell'organismo.


Per Anonymous si tratta invece di una delle azioni più importanti messe a punto dall'inizio di #OpRussia, la campagna con cui gli hacker hanno deciso di aprire le ostilità con Putin e tutte le istituzioni e le aziende che supportano la guerra, iniziata poche ore dopo l'invasione del 24 febbraio. Nelle ultime ore, il collettivo ha attaccato i siti russi di Auchan, Decathlon e Leroy Merlin. Negli scorsi giorni ha preso di mira Nestlè con la minaccia di pubblicare 10 Gigabyte di dati riservati se non avesse smesso di operare in Russia. Il colosso, sotto pressione, ha deciso di ridurre le sue attività anche dopo le critiche del presidente ucraino Zelensky.
Dall'inizio dell'invasione in Ucraina Anonymous ha messo offline i siti del Cremlino, del governo russo, della Duma e dei servizi di sicurezza. Ha attaccato il sito della rete di controllo del gas russo, ha rivendicato un furto di dati a Roskomnadzor, l'ente statale russo che controlla i media. Inoltre, un gruppo legato al collettivo, NB65, ha colpito i satelliti dell'agenzia spaziale russa Roscosmos.


In questo mese di guerra, Anonymous ha portato a termine anche azioni mediatiche volte a superare la censura imposta da Mosca sulle informazioni. La più imponente è quella condotta dal gruppo affiliato al collettivo che si chiama Squad303: ha messo in piedi una piattaforma che si chiama 1920.in da cui è possibile mandare sms o email a cittadini russi, in russo, che danno informazioni sulla guerra. Ne sono stati inviati milioni. Con lo stesso scopo è stato hackerato il social russo Vkontakte, ma anche centinaia di webcam russe dove Anonymous fatto scorrere messaggi contro la guerra. Infine, il collettivo ha interrotto i programmi della tv di Stato russa trasmettendo filmati dell'invasione in Ucraina.


L'azione messa a segno ieri contro la Banca centrale russa fa il paio con le sanzioni occidentali già scattate dopo l'invasione russa e con nuove sanzioni annunciate proprio nelle scorse ore. I leader dei paesi del G7 e dell'Unione Europea vogliono continuare a impedire alla Banca centrale russa di utilizzare le riserve internazionali, compreso l'oro, per bloccare il finanziamento della guerra.
Intanto ieri il BfV tedesco, l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, ha nuovamente segnalato il pericolo di cyberattacchi da parte di hacker sospettati di agire per conto dei servizi segreti militari russi. L'intelligence interna tedesca ha invitato le aziende a ridurre al minimo la comunicazione con filiali e contatti d'affari in Russia.

Inoltre, se dipendenti di aziende che gestiscono informazioni governative classificate ospitano rifugiati dall'Ucraina o altri paesi nelle loro case, andrebbe prestata «estrema moderazione se si parla delle proprie attività professionali».

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