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Trump ratifica gli accordi: la Polonia riceverà i missili Patriot

La Polonia investirà 7,6 miliardi di dollari per otto batterie Patriot. L’obiettivo saranno i missili Iskander schierati dalla Russia a Kaliningrad.

Trump ratifica gli accordi: la Polonia riceverà i missili Patriot

Donald Trump ed il presidente della Polonia Andrzej Duda, hanno siglato il memorandum per la vendita di sistemi missilistici Patriot. La firma ha avuto luogo durante la visita di sedici ore a Varsavia del presidente degli Stati Uniti, nel suo secondo viaggio all’estero. Trump si trova già ad Amburgo dove i leader mondiali si riuniranno durante il week end per il vertice del G20. Secondo quanto affermato questa mattina dal Ministro della Difesa polacco Antoni Macierewicz, le consegne dei sistemi missilistici Patriot inizieranno nel 2022 con disponibilità operativa prevista per il 2023. Macierewicz ha specificato che le otto batterie Patriot saranno dotate del sistema ICBS, Integrated Air and Missile Defense Battle Command System.

“Gli accordi tra le parti rafforzeranno la capacità di difesa missilistica del paese. Come parte integrante della sua difesa contro la Russia, è fondamentale modernizzare le forze armate di Varsavia. Il sistema Patriot è particolarmente adatto alle esigenze dell'esercito polacco”.

Spiegando la decisione di includere la Polonia nel suo secondo viaggio all’estero, il generale HR McMaster, consulente per la sicurezza nazionale del Presidente Trump, ha rilevato che la Polonia “è una nazione della Nato in connessione con le minacce sul fianco orientale ed uno dei pochi alleati che soddisfano il target di spesa per la difesa dell'Alleanza fissato al due per cento della produzione economica”.

Il valore complessivo della fornitura con l'azienda statunitense Raytheon è di poco inferiore agli 8 miliardi di dollari pari a 30 miliardi di zloty. Pochi i dettagli sulla versione del sistema d’arma e sul numero di missili acquistati. Si parla di otto batterie Patriot in “configurazione più moderna”, anche se già sappiamo dell’introduzione del nuovo radar AESA a due antenne a base di nitruro di gallio.

Il nuovo radar consentirà al Patriot una scansione a 360 gradi, rispetto a quella di 180° delle precedenti versioni. Il nuovo radar è compatibile con l'attuale Patriot Engagement Control Station ed interoperabile con i sistemi esistenti della NATO.

Polonia: “Una preoccupazione di natura strategica”

Lo scorso anno, il Presidente della Polonia Andrzej Duda chiese agli Stati Uniti una “una difesa missilistica efficace per una preoccupazione di natura strategica”.

Come è noto, la Polonia riceverà entro il 2018 batterie SM-3, intercettori cinetici della rete Aegis Ashore dello Scudo antimissile. Lo status di pronto al combattimento del sistema di fuoco del Ballistic Missile Defense System è già stato annunciato in Romania, nonostante le perplessità russe, secondo quanto previsto dalla Fase 2 dell’European Phased Adaptive Approach. Gli intercettori in Romania possono già rilevare dei bersagli, ma non sono ancora interfacciati con il più ampio sistema di difesa missilistica della Nato. Il problema è proprio nel “Phased Adaptive Approach”. Lo scudo spaziale, infatti, è principalmente orientato nell’intercettare i vettori balistici a lungo raggio che lasciano l’atmosfera terrestre per poi rientrare e colpire il bersaglio. Diverso, invece, l’approccio per missili che non abbandonano mai l’atmosfera terrestre e procedono lungo una traiettoria di quota non-balistica, estremamente bassa, in grado di eludere i sistemi radar di allarme precoce.

Dobbiamo scoraggiare la stratificata capacità missilistica di Mosca – disse Duda – ecco perché ci servono diversi sistemi come le batterie SM-6 Patriot.

L’obiettivo dei Patriot saranno i missili Iskander regolarmente schierati a Kaliningrad che confina con la Polonia settentrionale.

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