A un'ora dalla chiusura dei seggi in Turchia, la partecipazione al referendum costituzionale è data all'84%. Dopo che sono stati scrutinati circa il 30% dei voti, appare in netto vantaggio il "sì", che sfiora il 62%, mentre il "no" si attesta poco sopra il 38%. Lo riferisce l'edizione web del quotidiano Daily Sabah.
Il giornalista Ali Bayramoglu, in precedenza sostenitore del partito di governo Akp, ma tra i sostenitori del no in vista del referendum costituzionale di oggi, è stato aggredito da una trentina di persone dopo aver votato in un seggio di Istanbul. Lo riferisce l'edizione internazionale del giornale turco Hurriyet.
Tre persone sono morte in seguito a uno scontro a fuoco avvenuto nel cortile di una scuola dove ha sede un seggio elettorale nella provincia sudorientale di Diyarbakir, in Turchia. Lo riferisce l'agenzia Dogan News Agency. Ad aprire il fuoco, scrivono i media locali, è stato il figlio del capo villaggio di Yabanardi, Mehmet Yildiz, arrestato dopo l'incidente insieme al fratello Tahir. La sparatoria avrebbe avuto origine da uno scambio di opinioni contrastanti riguardo alla politica. Sempre secondo i media locali, lo scontro è avvenuto alle 9.30 del mattino, ora locale.
Una decisione dell'ultimo minuto della commissione elettorale turca potrebbe causare seri problemi di legittimazione del voto, secondo quanto dichiarato dal vice presidente del principale partito di opposizione, il Chp.
Una dichiarazione apparsa sul sito della commissione qualche ora prima della chiusura delle urne segnalava che sarebbero state conteggiate anche le schede non timbrate dai funzionari, a meno che non si potesse provare che le stesse schede fossero contraffatte. "L'Alta commissione elettorale ha sbagliato, consentendo la frode nel referendum", ha detto Bulent Tezcan ai giornalisti presenti nel quartier generale del partito ad Ankara.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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