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Dopo lo stop ai comizi, tra Turchia e Ue è crisi dichiarata

All'indomani del "no" al comizio, Erdogan alza ancora il tono dello scontro

Dopo lo stop ai comizi, tra Turchia e Ue è crisi dichiarata

Cresce ancora il tono dello scontro tra Turchia e Olanda, al centro della bufera per un comizio negato, a Rotterdam, al ministro degli Esteri Cavusoglu e per quanto successo dopo il "no" arrivato dall'Aia, con proteste di piazza e accuse da ambo i lati.

"Sono fascisti, rimasugli del nazismo", accusava ieri il presidente Erdogan, dopo la decisione degli olandesi di bloccare l'aereo che avrebbe dovuto portare in Olanda il suo ministro. E ora attacca ancora: "Chi ci attacca con i cani pagherà", riferendosi a uno dei molti manifestanti turchi scendi in piazza a Rotterdam, attaccato da un cane della polizia, in fotografie che hanno destato scandalo in patria.

"Un'azione fascista", per cui ora la Turchia si aspetta delle ciritiche da parte dei Paesi dell'Unione Europea, questa la tesi portata avanti dal governo turco, il cui ministro della Famiglia è stato bloccato ieri mentre cercava di raggiungere il consolato a Rotterdam e oggi ha denunciato un trattamento inumano da parte delle forze di polizia olandesi.

"Irresponsabile" la scelta di raggiungere Rotterdam via terra dalla Germania. Questo ha risposto, parlando all'emittente Nos, il primo ministro Rutte, specificando che il ministro Kaya era stato informato che il suo arrivo non sarebbe stato gradito.

Una scelta che, nondimeno, è riuscita a ricompattare la Turchia. Anche il leader del principale partito d'opposizione, Kemal Cilikdaroglu, chiede ora di interrompere i rapporti con l'Olanda.

E la polemica con l'Europa non finisce qui. Dopo Austria, Germania e Olanda, ora sono gli svedesi a dire "no" ai comizi delle autorità turche in vista del referendum presidenziale.

Il proprietario di un locale di Stoccolma in cui un alto funzionario del partito turco al governo avrebbe dovuto tenere oggi un comizio ha cancellato il contratto di affitto.

E in Danimarca il governo ha chiesto il rinvio dell visita, già prevista, del premier Binali Yildirim.

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