Golpe in Turchia

Turchia, scoppia caso Gulen. "Gli Usa devono estradarlo"

Erdogan: "Obama ci consegni il responsabile del golpe in Turchia". E isola la base Usa da cui partono gli attacchi all'Isis

Erdogan e Gulen
Erdogan e Gulen

Il fallito golpe della scorsa notte ha avviato un braccio di ferro tra Turchia e Stati uniti. Al centro della contesa c'è Fethullah Gulen, l'ex imam che ora si trova in Pennsylvania e sostiene che dietro il caos ci sia il governo turco che vuole così "lanciare nuove accuse" contro gli oppositori.

Al termine di una giornata in cui Gulen è stato accusato di essere stato l'ispiratore del colpo di Stato - accusa che lui ha smentito - il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto a Washington di estradarlo. "Sto chiedendo all'America e al presidente di estradare o consegnarci questa persona che vive su 400 acri di terreno in Pennsylvania", ha detto detto il Sultano senza mai citare il nome di Guelen, "Vi ho detto che è coinvolto nell'organizzazione di colpi di Stato ma non sono stato ascoltato. Ora ancora oggi dopo il golpe vi chiedo ancora di darci questo uomo"

Il segretario di Stato americano John Kerry ha confermato che gli Usa prenderanno in considerazione la richiesta di estradizione del religioso islamico, ma ha aggiunto che gli Usa non hanno ancora ricevuto una richiesta formale e ha invitato il governo turco "come sempre facciamo, a presentarci prove legittime che accetteremo e giudicheremo in modo appropriato".

Intanto la Turchia avrebbe deciso di isolare una base militare Usa. "Le autorità locali impediscono spostamenti da e per la base aerea di Incirlik", sostiene il consolato Usa, "È stata interrotta la fornitura di corrente elettrica. Per favore, evitare la base aerea fino a che non riprenderanno le normali operazioni". La base di Incirlik, che si trova a 12 km a est di Adana, viene utilizzata dalla coalizione anti-Is a guida Usa che interviene in Siria e Iraq.

Vi si trovano velivoli e militari di Usa, Germania, Gran Bretagna e Arabia Saudita.

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