Guerra in Ucraina

È morta col suo bimbo: il dramma della donna incinta fotografata a Mariupol

La giovane mamma, sdraiata su una barella, si teneva con le mani il grembo insanguinato nella speranza di essere salvata dallo staff sanitario

È morta col suo bimbo: il dramma della donna incinta fotografata a Mariupol

Non ce l’ha fatta la donna incinta fotografata mentre veniva trasportata in barella all’esterno dell’ospedale di Mariupol bombardato dai russi. L’immagine, pubblicata sui social network, aveva fatto il giro del mondo in poche ore. La giovane mamma si teneva con le mani il grembo insanguinato nella speranza di essere salvata, insieme al suo bambino, dallo staff sanitario. Dall’Ucraina fanno sapere che la ragazza e il neonato sono morti; a nulla è servito l’intervento dei medici. L’altra donna immortalata dai fotografi, Marianna Pidhurska, la beauty blogger fotografata con il pigiama a pois mentre scendeva le scale tra le macerie la sera del 10 marzo, invece è salva e ha dato alla luce una bambina.

La situazione a Mariupol nel sud dell'Ucraina, intanto, diventa sempre più drammatica. I civili che stanno cercando di scappare dalla città raccontano di scene disperate. La Bbc ha riferito che i russi hanno intensificato l’assedio raccogliendo le testimonianze dei cittadini ucraini coinvolti. Il sacerdote Pavel Komashevsky ha spiegato che i bombardamenti nelle zone residenziali di Mariupol avvengono senza sosta giorno e notte. Il prete ha rivelato che non c’è più l’elettricità e che mancano i viveri. La città è nel caos tanto che i residenti hanno cominciato a saccheggiare negozi e farmacie. È difficile anche scappare, poiché i corridoi umanitari sono stati interdetti dato l’intensificarsi dei bombardamenti russi.

A tal proposito, il comitato internazionale della Croce Rossa ha chiesto una soluzione urgente per prevenire lo"scenario peggiore" per i civili intrappolati nella città meridionale ucraina di Mariupol, invitando tutte le parti in causa a concordare un cessate il fuoco che garantisca un passaggio sicuro per i civili. “Centinaia di migliaia di residenti di Mariupol – hanno dichiarato i dirigenti della Croce Rossa – stanno affrontando una carenza estrema o totale di beni di prima necessità come cibo, acqua e medicine e molti si stanno rifugiando in seminterrati non riscaldati”.

L'amministrazione comunale di Mariupol ha detto ieri, in un messaggio su Telegram, che un grande convoglio di aiuti umanitari destinati alla città assediata non era arrivato ed era ancora bloccato a Berdyansk, a circa 50 miglia a ovest, lasciando 400mila persone in attesa di aiuto.

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