"Da solo non ce la fa...". Il generale spiega cosa accadrà in Ucraina

Nel commentare la situazione attuale, il generale Marco Bertolini ha spiegato che da solo l'esercito di Zelensky non può farcela: la Russia è più forte

"Da solo non ce la fa...". Il generale spiega cosa accadrà in Ucraina

Sono ore sempre più tese per quanto concerne l'evolversi del conflitto fra Russia ed Ucraina. I negoziati non hanno ancora portato a qualcosa di concreto, ed a preoccupare ora sarebbe anche la Bielorussia, che secondo Kiev sarebbe pronta a sferrare a sua volta un attacco.

Intervistato dall'AdnKronos, il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, ha dichiarato che a suo parere l'Ucraina non può in alcun modo vincere contro l'esercito russo. "In Ucraina il protagonista non è la resistenza ma l'esercito ucraino, che da un punto di vista ordinativo, da un punto di vista degli equipaggiamenti, da un punto di vista della dottrina è fatto a immagine di quello russo perché hanno la stessa origine", ha affermato il militare. "Dunque, non è attualmente con la guerriglia che i russi hanno a che fare, ma con l'esercito ucraino, che è un esercito molto ben organizzato e che ha avuto anche nel tempo, negli ultimi 8-10 anni, dei concorsi, da parte soprattutto occidentale, di materiali d'armamento e addestramento significativi. Quindi è un esercito tutt'altro che trascurabile".

Improponibile, secondo Bertolini, opporsi con il metodo della guerriglia che "può dare delle punture di spillo, ma non può essere risolutiva, contro un esercito, una componente militare articolata come quella russa, nella quale vi sono componenti terrestre, aerea, navale".

La guerriglia è un'azione di disturbo, ma non sostanziale. Così come stanno le cose, secondo il generale, le forze ucraine non possono ottenere la vittoria, perché "l'esercito russo è più forte". Ed è proprio per questa ragione, ha aggiunto Bertolini, che il presidente ucraino Zelensky starebbe così disperatamente cercando il coinvolgimento della Nato, "perché da solo non ce la può fare". Tuttavia, se la Nato entrasse effettivamente in guerra, ci sarebbe un coinvolgimento totale dei paesi che "porterebbe a un conflitto in tutta Europa". Si tratta di uno scenario "assolutamente non auspicabile, oltre che non possibile da un punto di vista normativo, dato che l'Ucraina non fa parte della Nato".

Nel frattempo anche dal punto di vista diplomatico la situazione si fa sempre più incandescente.

Proprio oggi si è tenuta una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu su richiesta della Russia che ha voluto denunciare la presenza di armi biologiche in Ucraina. Per la precisione, l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya ha parlato di almeno 30 laboratori in cui vengono condotti esperimenti in coordinamento con gli Stati Uniti.

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