"Non capiamo tutto". E il Pentagono vara una task force anti-Ufo

Dopo il rapporto dello scorso giugno, l'attenzione torna a focalizzarsi sui fenomeni aerei inspiegabili, sempre più numerosi

"Non capiamo tutto". E il Pentagono vara una task force anti-Ufo

Torna prepotentemente alla ribalta il tema degli Ufo (Unidentified Flying Object), acronimo col quale si indica ogni genere di oggetto volante non identificato che solca i cieli del mondo. Evidentemente la questione non può più passare inosservata neppure all'opinione pubblica, dato che il dipartimento della difesa degli Stati Uniti ha diffuso l'informazione della costituzione di una task force creata ad hoc: questa, ribattezzata Airborne object identification and management synchronization group, almeno dichiaratamente, dovrebbe limitarsi allo studio degli oggetti volanti non identificati che sorvolano "zone militari sensibili".

Il fenomeno, al centro di grandi teorie della copsirazione e di molti blockbuster di Hollywood, sta iniziando ad assumere connotati sempre più istituzionali. La nuova task force è arrivata dopo che lo scorso giugno lo stesso Pentagono aveva ammesso in un rapporto di non poter in alcun modo spiegare la natura di 144 avvistamenti effettuati tra 2004 e 2021.

Questi fenomeni, oggi per l'appunto denominati Uap (unidentified aerial phenomena), hanno causato un'interrogazione alla Cia da parte di alcuni politici governativi. Da aprile fino a giugno di quest'anno il Pentagono e la UapTf (Uap Task Force) hanno fornito un resoconto di cui uno solo, il più breve, è stato declassificato e reso pubblico. Quello più lungo e dettagliato, invece, è rimasto ancora secretato ufficialmente per la presenza al suo interno di informazioni di carattere militare. Dal rapporto risultano 144 avvistamenti reali e di natura sconosciuta. Per alcuni di questi è stata cercata disperatamente una spiegazione che potesse rientrare nelle 4 categorie note, vale a dire quella dei "disordini aerei" (ad esempio velivoli non segnalati, false segnalazioni o errori di sensori), quella dei "fenomeni atmosferici", quella della "tecnologia industriale" (ad esempio droni, palloni meteo) e quella dei "sistemi nemici" (tecnologia, cioè, di Paesi ostili agli Usa).

Nonostante questo immane sforzo, tuttavia, ben 80 fenomeni sono accostabili solo alla quinta categoria, quella definita "other", ovvero "altro", che riguarda una serie di oggetti fisici reali contraddistinti da inesplicabili e non convenzionali capacità tecnologiche di volo e da prestazioni aerodinamiche che stravolgono le leggi della fisica ad ora note. Avvistamenti effettuati direttamente da personale militare o segnalati da strumentazioni tecnologiche (ovvero contemporaneamente da radar da terra, o installati su navi o velivoli) in grado di rilevare anche tracce radiotrasmissive.

Avril Haines, Direttore dell'Intelligence Usa a livello nazionale (Dni) che sovrintende tutte le 16 agenzie di spionaggio comprese Fbi e Cia, è stata decisamente esplicita nelle dichiarazioni rilasciate in occasione del Congresso "Hour future in space: Ignatius Forum": "Ritorna sempre la domanda: 'C'è qualcosa che non capiamo e potrebbe avere origine extraterrestre?", si era chiesta. "Eravamo abbastanza sicuri che non saremmo riusciti a classificare ognuno di questi rapporti Uap nelle varie categorie che abbiamo identificato", ha ammesso poi Haines, "perché francamente non siamo stati in grado di capire tutto al riguardo".

C'è stato spazio anche per l'ironia, dato che il Dni ha scherzato sulla possibilità che il Direttore venisse licenziato nel caso in cui avesse deciso di rivelare al forum "la cosa più bella" che l'intelligence sta facendo tuttora nello spazio.

Ribadendo il pericolo per la sicurezza nazionale di detti velivoli, pertanto, il vice segretario alla Difesa Kathleen Hicks ha emesso l’ordinanza per stabilire la creazione di una nuova task force.

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