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Unesco, Cina e Italia leader dei siti patrimonio dell'umanità

Italia e Cina contano il più alto numero di siti Unesco al mondo, rispettivamente 57 e 56. Perché è importante cooperare per proteggere il patrimonio culturale

Unesco, Cina e Italia leader dei siti patrimonio dell'umanità

La 44esima riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO è attualmente in corso a Fuzhou, città della Cina sud-orientale. A causa dell'epidemia di Covid-19, per la prima volta sono stati discussi ed esaminati online gli argomenti del patrimonio mondiale. Tra questi argomenti segnaliamo la supervisione e la guida della tutela dei progetti inseriti nella "lista del patrimonio mondiale" e la discussione e l’esame dei progetti che hanno avanzato richieste di candidatura per il patrimonio mondiale nel 2020 e nel 2021.

Le novità del patrimonio Unesco

Con la "Dichiarazione di Fuzhou" si invita a svolgere una cooperazione internazionale più stretta nel quadro del multilateralismo, aumentando il sostegno ai Paesi in via di sviluppo e rafforzando l'educazione al patrimonio mondiale, oltre che la condivisione delle conoscenze e l'uso delle nuove tecnologie interessate.

Secondo quanto riportato, il 24 luglio la Padova Urbs Picta del ‘300 e Montecatini Terme sono stati iscritti nella lista del patrimonio Unesco. La Padova Urbs Picta comprende tutto il ciclo pittorico degli otto edifici e complessi monumentali nel centro storico della città, comprese le opere del precursore del Rinascimento Giotto.

"Ricevere questo riconoscimento ci porta grande gioia, e anche grande responsabilità verso il mondo intero. Questi affreschi fanno parte dell'identità della città e la gente di Padova è orgogliosa di questo bene che verrà condiviso con il mondo. Per noi questo prestigioso riconoscimento segna oggi l'inizio di un nuovo impegno per il mondo", ha detto Sergio Giordani, sindaco della città, in un'intervista telefonica.

Sempre il 24 luglio il sito transnazionale "Le grandi città termali d'Europa" è stato iscritto nella lista del patrimonio mondiale, la decisione è stata accolta con calore dalle città termali di tutta Europa. Il sito del patrimonio mondiale comprende 11 città situate in 7 paesi europei: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia e Regno Unito.

Gli edifici termali di questo sito "sono tutti integrati in un contesto urbano generale che include un ambiente ricreativo e terapeutico attentamente gestito in un paesaggio pittoresco" e "incarnano il significativo scambio di valori umani e sviluppi in medicina, scienza e balneologia", ha detto il comitato dell’UNESCO. In Italia, i media hanno elogiato la decisione di dare questo riconoscimento a Montecatini Terme, definendolo un "grande onore" in un Paese già noto per le sue ricchezze culturali e storiche. Lucia Borgonzoni, sottosegretaria italiana ai Beni culturali, ha definito questo un "momento storico per l'Italia".

Cina e Italia dominano la classifica

In un comunicato rilasciato dal ministero italiano degli Affari Esteri si legge che, ad oggi, l'Italia ha un totale di 57 siti Patrimonio dell'Umanità, diventando così il Paese con il maggior numero di siti Unesco e dimostrando ancora una volta la ricchezza del patrimonio culturale e naturale del Paese.

Il 25 luglio, il progetto di nomina del Patrimonio Mondiale della Cina "Quanzhou: centro mondiale del commercio marittimo nella Cina delle dinastie Song e Yuan " ha superato con successo le votazioni ed è stato incluso nella "lista del patrimonio mondiale", portando il numero totale di siti del patrimonio mondiale in Cina a quota 56. Situata su strette pianure lungo la costa del Fujian, Quanzhou fu chiamata dal viaggiatore Marco Polo "la città nobile e grandissima" ed era uno dei porti più grandi del mondo lungo la storica Via della Seta Marittima, in particolare nell'antica dinastia Song (960-1279) e nella dinastia Yuan (1271-1368).

La risoluzione dell'incontro ha stabilito che "Quanzhou: centro mondiale del commercio marittimo nella Cina delle dinastie Song e Yuan" riflette la struttura spaziale unica ed eccezionale di una città portuale in un periodo storico specifico; include 22 siti del patrimonio che comprendono la struttura sociale, i sistemi amministrativi, il trasporto, la produzione, il commercio e altri numerosi elementi culturali importanti, che la rendono il fulcro marittimo della rete commerciale nell'Asia orientale e nel sud-est asiatico e hanno dato grandi contributi allo sviluppo economico e culturale dell'Asia orientale e del sud-est asiatico.

Promuovere scambi e apprendimento reciproco

Durante la cerimonia inaugurativa dell’evento, il presidente cinese Xi Jinping ha inviato una lettera di auguri alla 44esima Conferenza sul patrimonio mondiale. Nel suo messaggio, il leader cinese ha detto che il patrimonio culturale e naturale del mondo è un importante risultato dello sviluppo della civiltà umana e dell’evoluzione naturale, ed è anche un importante supporto per promuovere gli scambi e l’apprendimento reciproco tra le diverse civiltà. Secondo Xi è nostra responsabilità comune proteggere, trasmettere e fare buon uso di queste preziose ricchezze, ed è un requisito necessario per la continuazione della civiltà umana e per lo sviluppo sostenibile del mondo.

Xi Jinping ha sottolineato che la Cina sta mettendo in pratica il nuovo concetto di sviluppo, in uno spirito di responsabilità nei confronti della storia e del popolo, attuando seriamente la "Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale", e migliorando continuamente la sua capacità e livello di protezione del patrimonio. Il capo di Stato cinese ha aggiunto che la Cina desidera impegnarsi insieme agli altri paesi e con l’UNESCO per salvaguardare i tesori culturali e naturali di tutta l’umanità e promuovere la creazione di una comunità umana dal futuro condiviso.

La Cina si è sforzata di proteggere il patrimonio culturale e naturale, ha fornito ispirazione per altri paesi e ha contribuito a proteggere il patrimonio culturale e naturale del mondo e a facilitare i dialoghi tra civiltà, hanno detto esperti e studiosi partecipanti all’evento. "Proteggere e restaurare templi e monumenti in Cina significa anche rendere i beni disponibili a tutta l'umanità", ha detto Lyazid Benhami, vicepresidente dell'Associazione parigina di amicizia franco-cinese. "Il patrimonio storico e culturale promuove gli scambi attraverso la scoperta e facilita la comprensione delle nostre diverse civiltà".

Hamed Vafaei, responsabile del Center for Asian Studies dell'Università di Teheran, ha detto che il fatto che Xi abbia parlato di "proteggere, trasmettere e fare buon uso" del patrimonio culturale e naturale del mondo dimostra che la Cina presta grande attenzione alla sostenibilità dello sviluppo.

"Il presidente cinese ha inoltre sottolineato la necessità di intensificare gli scambi e la cooperazione, cosa che è di cruciale importanza per la protezione del patrimonio mondiale", ha concluso Vafaei.

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