Ungheria, l'Ue protegge le Ong: aperta un'altra procedura contro Orban

Le Ong obbligate a pubblicare i sostegni economici dall'estero. La Commissione Ue si oppone a questa legge: "Viola la libertà di associazione"

Ungheria, l'Ue protegge le Ong: aperta un'altra procedura contro Orban

La Commissione europea ha deciso di lanciare un'altra procedura di infrazione contro l'Ungheria. Nel mirino è finita la nuova legge voluta dal presidente Viktor Orban che pone maggiori vincoli a quelle organizzazioni non governative che beneficiano di finanziamenti dall'estero. Non solo. Bruxelles è anche pronta a compiere un secondo passo nella procedura sulle università che, di fatto, mette al bando la Central European University di George Soros.

La legge sulle Ong, adottata il 13 giugno scorso, impone alle organizzazioni della società civile l'obbligo di registrarsi come "organizzazione che beneficia di un sostegno dall'estero" in caso di finanziamento superiore a 24mila euro. Le organizzazioni umanitarie sono inoltre chiamate a fornire alle autorità ungheresi informazioni specifiche sulle risorse che percepiscono dall'estero. In caso di mancato rispetto degli obblighi, poi, rischiano di incorrere in pesanti sanzioni. Tutte queste restrizioni, però, non sono affatto piaciute alla Commissione europea che adesso si prepara a mettere una nuova procedura di infrazione contro l'Ungheria. "La società civile costituire il tessuto stesso delle nostre società democratiche", ha spiegato il vicepresidente dela Commissione, Frans Timmermans, secondo cui le attività delle Ong "non possono essere oggetto di restrizioni ingiustificate". Per Timmermans, la legge ungherese "non è conforme al diritto" dell'Unione europea.

Secondo l'analisi della Commissione europea, la legge violerebbe i diritti fondamentali iscritti nella carta dei diritti fondamentali dell'Unione e, in modo particolare, la libertà di associazione. "La nuova normativa - fanno sapere da Bruxelles - potrebbe impedire alle Ong di raccogliere fondi e limiterebbe la loro capacità di agire". In ultima battuta, sempre secondo la Commissione Ue, le misure ungheresi limiterebbero la libera circolazione dei capitali.

La morsa a tenaglia su Orbàn non si ferma alla procedura di infrazione per difendere quelle stesse organizzazioni "umanitarie" che stanno riempiendo l'Europa di immigrati clandestini. Bruxelles si sta, infatti, preparando a estendere un'altra procedura sull'istruzione superiore. Il governo ungherese è, infatti, finito sotto accusa per le sue politiche contro la Central European University di Soros. Orban la vorrebbe chiudere al più presto.

Perché, più che fare istruzione, fa politica. Ma la Commissione europea ha dato un mese di tempo all'Ungheria per modificare la nuova normativa, altrimenti minaccia di adire la Corte di giustizia dell'Unione.

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