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Usa, cresce il sostegno a Trump tra i repubblicani

La crescita del sostegno a Trump tra le file del Gop sarebbe trainata dalla “genuinità” del tycoon e dal suo astio per il politicamente corretto

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Aumenta il consenso verso Donald Trump tra le file dei repubblicani Usa. A segnalare ciò è un recente sondaggio, realizzato all’indomani del caso dei “tweet razzisti” pubblicati dal tycoon contro quattro deputate democratiche.

Secondo un’indagine demoscopica Reuters/Ipsos, l’episodio in questione avrebbe fatto guadagnare all’inquilino della Casa Bianca una crescita di approvazione all’interno dell’elettorato conservatore statunitense. Il magnate newyorchese, rispetto alle ultime rilevazioni, avrebbe appunto ottenuto un incremento di sostegno popolare pari al 5%. Di conseguenza, il 72% degli elettori del Gop sarebbe ormai dichiaratamente pro-Trump. Netta ostilità verso il presidente è stata invece riscontrata tra le fasce popolari legate ai democratici e tra gli individui privi di un’affiliazione partitica precisa.

Tale crescita di gradimento tra le file dei conservatori statunitensi è stata subito spiegata ai media nazionali da Vincent Hutchings, docente di Scienza politica all’università del Michigan, evidenziando la genuinitàdel messaggio di The Donald. Ad avviso dell’accademico, il fatto che l’inquilino della Casa Bianca abbia preso a fare “dichiarazioni senza peli sulla lingua” contro parlamentari e giornalisti democratici rappresenterebbe giusto quello che un elettore repubblicano vorrebbe sempre vedere fare da un presidente del suo stesso partito.

Egli ha poi affermato: “L’attuale Capo dello Stato sta interpretando il suo mandato come una guerra tra lui e i nemici dell’America e questo linguaggio da crociata è musica per le orecchie di chi ha simpatie conservatrici, mentre indigna gli Americani portatori di ideologie di sinistra. La messa al bando, da parte di Trump, di ogni ipocrisia istituzionale e del politicamente corretto viene ormai interpretata da sempre più cittadini con retroterra politico repubblicano come una dimostrazione di sincerità e coerenza”.

La stessa ricerca rivela anche che la diatriba tra il tycoon e le quattro deputate liberal non avrebbe minimamente intaccato il gradimento generale del presidente Usa. Il 41% del popolo americano, ossia una percentuale identica a quella emersa nelle scorse settimane, appoggerebbe infatti in maniera convinta l’attuale amministrazione federale.

Il sondaggio ha poi ricordato che il livello di approvazione popolare conservatrice nei confronti del magnate newyorchese aveva subito la sua peggiore contrazione nel 2017, ossia dopo gli scontri tra manifestanti antirazzisti e suprematisti bianchi avvenuti a Charlottesville, in Virginia.

In quell’occasione, un’attivista per i diritti delle minoranze era stata investita e uccisa da un esponente neonazista, ma l’inquilino della Casa Bianca non aveva allora immediatamente condannato il folle gesto e ciò gli aveva fatto perdere circa un 10% di consensi all’interno dell’elettorato repubblicano.

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