Follia Black Lives Matter: massacrato mentre sventa una rapina, solo perché bianco

Un uomo è stato aggredito a Portland da militanti del Black Lives Matter. La sua "colpa"? Aver impedito una rapina. Il clima negli Usa si surriscalda

Follia Black Lives Matter: massacrato mentre sventa una rapina, solo perché bianco

Un uomo stramazzato al suolo, dopo essere stato aggredito da alcuni militanti appartenenti al Black Lives Matter ed al movimento antifascista statunitense: questo è il succo di una notizia relativa ad un episodio avvenuto a Portland. Un evento increscioso che sta facendo discutere l'opinione pubblica americana e non.

La città dell'Oregon è già stata teatro di scontri nel corso delle settimane di protesta, ma quello che è avvenuto qualche ora fa non sembra avere alcun collegamento con il clima venutosi a creare per via della necessità di tutelare le cosiddette "minoranze", dopo il caso della morte di George Floyd. La persona che è stata dapprima inseguita e poi colpita ripetutamente, infatti, stando a quanto ripercorso da Dagospia, avrebbe avuto il "torto" di aver evitato che coloro che sarebbero divenuti i suoi aggressori riuscissero a fare una rapina. Pare insomma che la persona che è rimasta suo malgrado vittima di un inseguimento e di un vero e proprio assalto abbia provato a scongiurare un furto ai danni di terze persone. A questo punto, si sarebbe scatenata la violenza, con un inseguimento via automobile che sarebbe poi culminato con un assalto fisico. Anche la moglie dell'uomo sarebbe stata aggredita dai militanti del Black Lives Matter e dagli antifascisti.

Le immagini del video che sta circolando mostrano questa persona mentre viene soccorsa dopo essere stata privata dei sensi. Il tipo di colpi inflitti non è noto ma, considerati i passaggi del filmato, è lecito parlare di una violenza reiterata nel tempo o comunque davvero spietata. Si nota con facilità una ferita piuttosto grave all'altezza della testa. In alcune circostanze, i furti ed i saccheggi si sono rivelati essere caratteristiche continuative delle proteste. Non che le manifestazioni anti-razziste avessero le rapine come obiettivo, ma alcuni filmati girati negli States hanno mostrato come alcuni negozi siano stati coinvolti da furti di massa. A dire il vero, si è parlato anche d'infiltrati. Comunque sia, pare che l'uomo sia stato raggiunto dai suoi aggressori dopo essere inciampato in un incidente stradale. Questo avrebbe rallentato la sua fuga, consentendo ai militanti di prelevarlo dalla macchina e di trasportarlo fisicamente sino al centro della strada.

Il fatto che l'uomo sia un bianco può essere irrilevante ai fini della narrazione. Certo è che questa non è la prima volta in cui le violenze del Black Lives Matters interessano le cronache dei giornali. I roghi, almeno in parte, hanno smesso di far parlare di sé, ma il caso di Portland rischia di sollevare una serie di polemiche, magari agitate dai trumpiani, in grado di occupare il dibattito nel corso delle prossime settimane.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante il principio delle proteste, aveva ventilato la volontà di equiparare i movimenti

antifascisti a quelli terroristici. L'episodio di Portland potrebbe riaprire anche questo scenario. Tutto questo, inoltre, avviene mentre gli americani marciano spediti verso gli ultimi due decisivi mesi di campagna elettorale.

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