Un secondo velivolo militare statunitense è precipitato nelle scorse scorse in Iraq. Si tratterebbe di un aereo da trasporto tattico C-27 "Spartan". A rivelarlo sono state fonti militari irachene, che hanno affermato come l'aereo sia sparito dai radar mentre sorvolava il deserto occidentale dell’Anbar, vasta provincia occidentale a maggioranza sunnita. Si ritengono morti i 4 membri dell’equipaggio.
A riportare la notizia - poi confermata da fonti militari "dirette" all'Agenzia Nova - è stata per prima l'emittente televisiva irachena Aletejah Tv, controllata da uno dei maggiori movimenti sciiti dell’Iraq, fortemente legati all’Iran. La notizia giunge proprio dopo le prime note ufficiali e considerazioni rilasciate sulla perdita di un altro aereo militare americano dispiegato in Medio Oriente: l'E-11A destinato a missioni d'intelligence "Bacn" (Battlefield Airborne Communications Node) precipitato lunedì 27 gennaio in Afghanistan. A bordo del velivolo si mormorva ci fosse il capo della Cia in Medio Oriente, Micheal D'Andrea.
Attualmente le circostanze dell'incidente sono ancora poco chiare. L'aereo era in volo nei pressi della base aerea di Ayn al Asad, uno due obiettivi militari finiti nel mirino dall’attacco missilistico iraniano, sferrato lo scorso 8 gennaio in risposta all'uccisione del generale Qasem Soleimani, capo della Forza Qudsi iraniana, e del leader del maggiore movimento sciita iracheno Abu Mahdi al Muhandis. Per questo, sia gli iraniani che gli iracheni avevano giurato vendetta.
L'aereo coinvolto
Il C-27 Spartan, velivolo tattico medio schierato anche dalla nostra Aeronatucia Militare, è un aereo da trasporto ad ala alta spinto da una coppia di turboeliche, che vola, di norma, ad una quota che potrebbe essere facilmente coperta da un missile spalleggiabile antiaereo. In seguito alle minacce di vendetta mosse dal fronte sciita iracheno, un attacco di rappresaglia potrebbe essere considerato “plausibile” ma non vi è attualmente alcuna conferma e nessuna rivendicazione. Il velivolo scomparso dai radar avrà attivato immediatamente le squadre di ricerca e soccorso.
Il timore di un secondo attacco
Dopo l’attacco sferrato da Teheran, le forze statunitensi hanno innalzato il livello di sicurezza in tutte le basi militare in Medio Oriente temendo un nuovi attacchi ed eventuali vittime. Proprio in questi giorni il Pentagono ha rivelato che sono stati 50 i militari americani rimasti feriti per l'attacco iraniano. Sconfessando le dichiarazioni iniziali che avevano negato il ferimento di personale americano di stanza nella base.
Il portavoce della Difesa Usa, tenente colonnello Thomas Campbell, ha specificato che 31 militari, feriti lievemente, sono stati curati in Iraq, mentre 18 sono tari evacuati in Germania e uno in Kuwait. Ora si attende, se confermato, una nota ufficiale che illustri la causa della perdita di questo ulteriore velivolo e il destino del suo equipaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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