Quale è la vera natura della somma, pari a 1,7 miliardi dollari, che gli Stati Uniti hanno versato all’Iran? Secondo la Casa Bianca, questo sarebbe il totale degli interessi maturati per una somma, pari a 400 milioni di dollari, congelata nel 1979. Non la pensa così la Commissione Affari Esteri della Camera che ha convocato d’urgenza il Segretario di Stato John Kerry per avere lumi sulla vicenda. Dettagli ritenuti non chiari, tanto che alcuni repubblicani hanno iniziato a parlare di un vero e proprio riscatto per la liberazione dei cinque prigionieri americani, avvenuta il 17 gennaio scorso. La Commissione Affari Esteri della Camera, nella convocazione ufficiale, precisa di non essere stata consultata sul pagamento.
“Il Segretario di Stato dovrà spiegare come, tali somme, siano state giustificate in nome della sicurezza nazionale ed il procedimento utilizzato per calcolare gli interessi”. Vorremmo capire – concludono dalla Commissione – il motivo per cui tali somme non siano state utilizzate per "risarcire le vittime americane del terrorismo iraniano".
La risoluzione economica, secondo la Casa Bianca, è stata ritenuta la via più rapida per chiudere il contenzioso bilaterale, in attesa di una sentenza dell’Iran–United States Claims Tribunal. Gli ostaggi americani furono rilasciati 24 ore dopo la pubblicazione del rapporto dell’Agenzia internazionale per l'energia atomica, in cui si certificava la conformità degli accordi sul programma nucleare iraniano. Poche ore dopo alcune delle sanzioni economiche internazionali elevate contro l’Iran vennero rimosse.
Come parte degli accordi, l'Iran ha rilasciato cinque ostaggi americani in cambio della clemenza per sette iraniani imprigionati negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno inoltre fatto cadere le accuse contro altri 14 iraniani. Tutti erano accusati, a vario titolo, di essere implicati nella proliferazione del programma nucleare iraniano.
L"Italia ne paghera le conseguenze per un lungo periodo.
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