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Un vero cinese? E' uno sportivo. L'importanza dello sport in Cina

Tra i Giochi del 2008 e del 2022 il movimento sportivo in Cina è cresciuto moltissimo. Al pari di cultura, istruzione e capitale umano, lo sport è considerato a tutti gli effetti uno dei quattro pilastri del Paese. E nel 2035...

Un vero cinese? E' uno sportivo. L'importanza dello sport in Cina

Cominciamo dal principio. L’8 agosto 2008 si è tenuta la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Beijing. A seguito di quest’esperienza i cinesi si sono rivolti con crescente interesse verso lo sport. Nel 2009 il governo cinese ha dichiarato l’8 agosto Giornata Nazionale del fitness, al fine di incoraggiare tutti i cittadini nel praticare attività sportive finalizzate al benessere fisico. Non si tratta solo di commemorazione delle Olimpiadi di Beijing, ma di una giornata di promozione di un più attivo sviluppo dell’industria sportiva e del fitness a livello nazionale.

La crescita della Cina

La popolarità degli sport, il benessere fisico e il grado di partecipazione alla cooperazione sportiva internazionale sono importanti indicatori del processo di modernizzazione di un paese. Nell’ottobre 2014 la Cina ha incluso nella strategia nazionale l’obiettivo del benessere fisico dei propri cittadini, base fondamentale per migliorare la prosperità dell’intera società, e un tale obiettivo si è radicato sia negli ambienti ufficiali che tra la gente comune. Nel XIV Piano quinquennale del 2021, per la prima volta, è stato dedicato un intero capitolo alla descrizione dettagliata delle politiche che verranno poste in atto per trasformare la Cina in un grande paese sportivo. Nel documento programmatico è stato specificato inoltre che la Cina realizzerà entro il 2035 la modernizzazione socialista e che diventerà un paese forte in termini di cultura, istruzione, capitale umano, sport e salute.

Lo sport, quindi, al pari di cultura, istruzione e capitale umano, è diventato ufficialmente uno dei quattro pilastri necessari a rendere grande la Cina. Per rendere sportivo un grande paese è però necessaria la pratica dei comuni cittadini, ragione per cui il settore sportivo cinese si è sviluppato velocemente. Negli ultimi anni il crescente contributo al Pil cinese delle industrie ad esso correlate si è evidenziato tangibilmente. Anche il numero di persone che vogliono mantenere il benessere fisico è in crescita rapida e costante nell’intero territorio nazionale: praticare fitness e yoga è ormai una vera e propria moda e un numero sempre maggiore di persone va a correre, a camminare, si dedica ai balli di gruppo nelle piazze, pratica il taijiquan, gioca a ping pong e a badminton, si impegna nel nuoto. Varie località hanno realizzato efficaci opere di riconversione di stadi e palazzetti dello sport, ne hanno esteso gli orari di apertura e hanno sviluppato prodotti e servizi legati alla formazione sportiva col fine di contribuire alla promozione del benessere fisico dell’intera nazione.

Uno sguardo al futuro

Nei prossimi anni la dimensione di questa industria crescerà e si ipotizza che nel 2025 il suo fatturato totale supererà i 5 trilioni di yuan. E il potenziale di sviluppo dei prodotti e degli impianti sportivi è enorme. Si stima che, entro il 2035, questo settore rappresenterà circa il 4% del Pil e che in futuro sarà un pilastro nello sviluppo dell’economia nazionale. Le Olimpiadi 2008 di Beijing hanno offerto alla Cina una nuova opportunità di farsi conoscere e mostrare la propria apertura al mondo ma soprattutto hanno attratto un gran numero di cinesi ad un rinnovato interesse verso lo sport e il benessere fisico. Quest’ultimo dato è il segno di un profondo cambiamento in atto e costituisce il maggiore patrimonio immateriale lasciato alla Cina dalle Olimpiadi 2008 di Beijing. Con l’organizzazione della XXIV edizione delle Olimpiadi invernali la capitale cinese è diventata la prima città al mondo ad aver ospitato sia i Giochi Olimpici estivi che quelli invernali. Tutte e 12 le sedi di gara a Beijing sono state completate nei tempi previsti. Sono stati inaugurati il Centro Nazionale di salto con gli sci Snow Ruyi e il Palazzetto Nazionale di pattinaggio di velocità Nastro di Ghiaccio; anche la ferrovia ad alta velocità Beijing- Zhangjiakou e l’autostrada che collega la capitale cinese a Chongli sono state aperte al traffico.

Le mascotte Bing Dundun e Xue Rongrong hanno compiuto perfino uno storico viaggio sulla Luna con la navicella spaziale Chang’e-5. All’atto della candidatura per ospitare la XXIV edizione delle Olimpiadi invernali, la città di Beijing aveva espresso l’auspicio di “riuscire a spingere 300 milioni di persone a praticare gli sport sul ghiaccio e sulla neve”. In realtà, la Cina aveva una lunga tradizione nello sviluppo di questi sport che però per vari motivi non si erano ancora affermati, conoscendo una diffusione piuttosto debole, giacché la gente conosceva solo alcune di queste discipline sportive e la pratica era effettivamente ridotta a un numero limitato di persone. Dopo le Olimpiadi invernali, però, la popolarità degli sport sul ghiaccio e sulla neve si è consolidata ed è ora in continua crescita. Le discipline olimpiche invernali sono entrate nei campus, nei parchi e perfino negli shopping mall, c’è grande consenso e interesse nella costruzione di nuovi impianti, nell’organizzazione di nuovi eventi sportivi e nella selezione di abbigliamento e attrezzature. L’obiettivo di vedere 300 milioni di persone praticare sport invernali si avvia dunque a diventare realtà.

In definitiva, queste Olimpiadi invernali hanno rappresentato un avvenimento win-win per la Cina e per il resto del mondo, ma anche un bel passo avanti per lo sport e per il complessivo sviluppo sociale ed economico cinese.

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