A una famiglia musulmana di undici persone proveniente da Londra è stato vietato di volare negli Usa per una vacanza al parco divertimenti di Disneyland, Califronia.
Il fatto è stato reso pubblico da una parlamentare britannica, Stella Creasy, che si è rivolta al primo ministro David Cameron perché chieda alla sua controparte d'oltreoceano il motivo d'un rifiuto tanto eccezionale.
Come riporta il londinese The Telegraph, il 15 dicembre la famiglia di Mohammad Tariq Mahmood - nove figli più la moglie - si è presentanta all'aeroporto di Sussex dove avrebbe dovuto imbarcarsi su un volo della Norvegian Airlines diretto a Los Angeles. Obiettivo: una vacanza negli States, tutta orientata intorno alla visita a Disneyland. Nello scalo inglese gli undici sarebbero stati avvicinati da funzionari del dipartimento Usa di sicurezza interna, che hanno detto loro che le autorizzazioni al viaggio erano state revocate.
Una novità davvero inaspettata, poiché alla famiglia, sostiene il padre, era stato concesso il visto per viaggiare negli States per novanta giorni. Parlando con The Guardian, però, Mahmood ha dichiarato che secondo lui dopo gli attacchi all'America "quelli (gli americani, ndr) pensano che ogni musulmano rappresenti una minaccia". Un rifiuto quindi apparentemente immotivato.
La vicenda ha suscitato l'indignazione dell'onorevole Creasy, che ha biasimato l'aumentare dei casi di cittadini britannici di fede musulmana a cui viene negato l'ingresso negli Stati Uniti.
"Appena qualche settimana fa - ha spiegato la parlamentare - tutti i membri del Parlamento concordavano sul fatto che le dichiarazioni di Donald Trump a favore del bando di tutti i musulmani dagli Usa fossero aberrranti. Ora dovremmo limitarci ad alzare le spalle di fronte alle politiche di sicurezza americane, che lasciano i nostri cittadini in un limbo senza alcuna spiegazione?"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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