Si arruola e muore in battaglia: in patria è un eroe. Il commovente messaggio del bielorusso

Ilya Litvin si era unito per la seconda volta alle truppe ucraine, la prima nel 2014. Ferito dai russi a Bucha, è morto in ospedale. Il suo video prima di partire è virale

Si arruola e muore in battaglia: in patria è un eroe. Il commovente messaggio del bielorusso

Lo scacchiere della guerra in Ucraina vede la Russia alleata con la Bielorussia che, pur non fornendo ufficialmente uomini e mezzi al fianco dell'esercito di Vladimir Putin e non avendo nemmeno confermato la sua presenza in suolo ucraino, ha comunque aperto i corridoi per l'ingresso delle truppe russe da nord. Tuttavia, alcuni bielorussi hanno deciso di unirsi alle truppe straniere di Zelensky che combattono contro i russi e un giovane volontario è già caduto sul campo, diventando un eroe nazionale.

Ilya Litvin è un giovane volontario che nei si era unito ai soldati ucraini per andare a combattere a Bucha, città della cerchia Kiev a circa 30 km dalla Capitale. È stato raggiunto dai colpi sparati dall'esercito russo ma non è morto sul colpo. Gravemente ferito, è stato trasportato nell'ospedale più vicino dove, però, non ce l'ha fatta. È stato uno dei primi volontari stranieri a morire sul suolo ucraino nella guerra che si combatte contro i russi per difendere le città dall'invasione.

Prima di partire, il 24 febbraio, Ilya Litvin aveva condiviso un video sui social in cui dichiarava di volersi unire agli ucraini per combattere in favore della libertà e si faceva portavoce della maggior parte dei suoi connazionali, schierati con i loro "fratelli" ucraini. "Noi bielorussi non staremo da parte Noi combatteremo dalla parte ucraina, la vittoria sarà nostra", dichiarava guardando fisso in camera Ilya Litvin. Non era la prima volta che il ragazzo si arruolava come volontario nei battaglioni di difesa territoriale. Già nel 2014 si era unito alla guerra al fianco dell'Ucraina.

Ilya Litvin era apertamente schierato contro il leader bielorusso Lukashenko, che fin dall'inizio di questo conflitto ha offerto il suo pieno sostegno a Vladimir Putin, offrendogli il suo Paese per invadere da nord l'Ucraina. Pur negando un suo diretto coinvolgimento nelle operazioni di guerra, visto che non ha mai confermato l'ingresso delle sue truppe in Ucraina, come invece è stato denunciato dagli ucraini sotto attacco, ha comunque contribuito in modo decisivo all'avanzata russa.

Per questo motivo viene considerato corresponsabile del conflitto in Ucraina e anche la Bielorussia è stata soggetta a sanzioni da parte dell'Unione Europea e dei Paesi Nato. Ma, come ha sottolineato nel suo messaggio Ilya Litvin, sono tanti i bielorussi al fianco dell'Ucraina e lo dimostrano anche le manifestaizoni di piazza, prontamente represse dal regime di Lukashenko.

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